Conti svuotati ad un anziano, la badante finisce a giudizio

Conti svuotati ad un anziano, la badante finisce a giudizio
di Marina Mingarelli
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Lunedì 26 Giugno 2023, 08:37 - Ultimo aggiornamento: 08:38

Nel giro di due anni avrebbe ripulito il conto corrente di un anziano disabile di 82 anni residenti a Pofi. Lei, una straniera di 40 anni trapiantata nel territorio ciociaro da tanto tempo, adesso è finita sotto processo per circonvenzione di incapace. Secondo le accuse la donna approfittando dello stato psichico del pensionato, affetto da problemi di senilità scaturiti proprio dall'età, lo avrebbe indotto a stipulare un finanziamento in suo favore di diecimila euro. In più occasioni la donna avrebbe prelevato del denaro utilizzando la tessera del suo datore di lavoro. Altre volte era proprio la badante ad accompagnare l'anziano in banca per fargli ritirare i soldi. A scoprire l'ammanco di denaro una nipote alla quale molto affezionata al nonno, che si era insospettita per i discorsi che le aveva fatto l'anziano circa la decisione di acquistare un'auto. L'uomo che da anni si trovava su una sedie a rotelle a causa di una patologia che lo aveva portato alla paraplegia, non poteva certamente guidare una vettura. Quando la parente le aveva fatto presente che nelle sue condizioni non avrebbe potuto guidare, il nonno le aveva risposto che non c'erano problemi perché la sua governante aveva la patente di guida e quindi avrebbe affidato a lei l'incarico di accompagnarlo quando aveva il desiderio di uscire. Quelle parole deliranti avevano scatenato numerosi dubbi nella ragazza la quale aveva confidato ai familiari quelli che erano i suoi sospetti.

E proprio da un controllo bancario era emerso che in due anni e in più trance erano stati prelevati da quel conto oltre quarantamila euro. I familiari convinti che in tutto questo ci fosse lo zampino della badante, dopo averla licenziata hanno fatto scattare la denuncia per circonvenzione di incapace. A conclusione delle indagini la quarantenne è finita sotto processo. L'imputata è difesa dall'avvocato Luca Solli.

Marina Mingarelli
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