Timori sul trasporto scolastico, petizione con oltre 700 firme

Timori sul trasporto scolastico, petizione con oltre 700 firme
di Marco Barzelli
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Domenica 28 Maggio 2023, 09:05 - Ultimo aggiornamento: 17:20

Gli autisti degli scuolabus hanno presentato una petizione al Comune di Ceccano contro la vociferata soppressione del trasporto pubblico scolastico. L'istanza, accompagnata da 726 firme raccolte in seno alla comunità, è stata protocollata in questi giorni dai referenti Vanessa Incitti e Valerio Bartoli per conto dei quindici dipendenti della ditta affidataria del servizio. Invocano l'avvio delle procedure amministrative per garantire il riavvio del servizio entro settembre, alla riapertura dei due istituti comprensivi.

Desta preoccupazione quanto emerso nel corso dell'ultimo Consiglio comunale in materia di bilancio.

A fronte del piano di riequilibrio pluriennale, con cui si sta ripianando gradualmente un deficit ormai sceso da nove a sei milioni di euro, l'amministrazione Caligiore non ha ancora confermato o meno gli scuolabus per l'annualità 2023-2024. Fermati durante l'emergenza Covid, erano stati riattivati lo scorso mese di ottobre, poco prima delle dimissioni dell'assessore al ramo Mario Sodani e del passaggio di testimone alla consigliera Simona Sodani. «Sono state quasi raddoppiate le tariffe e si mette addirittura in discussione la ripresa di un servizio non essenziale ma fondamentale per i cittadini - ha criticato in Consiglio l'oppositore Andrea Querqui -. Si continuano a pagare, però, le coperture assicurative per i sei scuolabus di proprietà comunale che non vengono utilizzati dal 2018, risultano abbandonati nei pressi dell'ex cartiera Savoni e, non rottamati, continuano a costare almeno 1.500 euro l'uno ogni anno».

In tal caso si parlerebbe di uno spreco di quasi 50mila euro. La consigliera Sodani, delegata alla pubblica istruzione e ai servizi scolastici, ha replicato: «Se è stato già deciso che il servizio non si farà il prossimo anno, me lo facciano sapere così risparmierò ore e ore di riunioni con il settore competente per organizzarlo».

LE TARIFFE

Ha poi parlato, al netto degli extracosti di gestione, della ripartenza post pandemia: «Il Tps è stato rinnovato con grande sacrificio da parte di tutti, l'amministrazione che sostiene notevoli costi e i cittadini che hanno compreso che c'è stata una svolta epocale, quella del Covid, e la necessità di applicare leggeri aumenti ad alcuni servizi pur di non toglierli. È tutto proporzionale al reddito e ognuno paga quel che può». Si è esentati in caso di Isee non superiore ai duemila euro e, al netto delle agevolazioni per secondi e seguenti figli, le tariffe vanno dai 200 ai 450 euro annui.
I promotori della petizione ritengono che un rincaro graduale avrebbe consentito prezzi più accessibili e maggiori iscrizioni. Non si sentono rassicurati gli autisti degli scuolabus, che per ora continueranno a circolare fino all'ormai prossima chiusura delle scuole. I dipendenti della ditta fanno presente che si è registrato un incremento di iscritti tra gli alunni dai 3 ai 14 anni. Si è passati dai duecento del 2021-2022 ai trecento del 2022-2023. «È prevedibile un ulteriore aumento di domande per il prossimo anno scolastico - affermano i referenti Incitti e Bartoli -. Si rileva il bisogno diffuso nella cittadinanza di Ceccano del servizio e la raccolta firme testimonia la volontà della popolazione di usufruirne». Pongono poi l'attenzione anche su un altro aspetto: «Il disagio che la mancanza di tale servizio potrebbe causare al traffico attorno alle aree di ingresso delle scuole con un elevato rischio da parte degli alunni per la loro incolumità».
Marco Barzelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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