Se il centro storico è diventato un autodromo. In un'ora di un normale giorno feriale (lo scorso mercoledì 21 giugno), secondo un rilevamento sul posto effettuato dall'associazione cittadina di Legambiente, sotto l'arco di Campagiorni e lungo via Angeloni si sono contate 166 auto in transito. Se il dato si moltiplica durante il corso della giornata si evince che le auto che transitano per le vie del centro storico in una giornata non corrispondono certo ai soli residenti di zona ma si tratta di cittadini che abitualmente vi accedono per poi recarsi in altre zone della città e sfruttano i vicoli come scorciatoie per arrivare, ad esempio, da Corso della Repubblica a De Matthaeis quando potrebbero transitare per via Fosse Ardeatine o il viadotto Biondi.
Lo studio ha riguardato anche altre zone della città come via Del Plebiscito e porta Romana ed anche in questo caso viene messo in evidenza che la maggior parte dei transiti sono da attribuirsi a persone di passaggio e non di residenti. Il 62% degli ingressi provenienti dall'Arco di Campagiorni o da via del Plebiscito arrivano poi a Largo Paleario mentre ben l'85% di chi transita sotto porta Romana poi si dirige verso De Matthaeis.
Sulla base di questi dati l'associazione ambientalista chiede all'amministrazione Mastrangeli di istituire quanto prima una zona a traffico limitato nel centro storico così da consentire ai soli residenti il transito ed eventuali posteggi. Cosa che avviene in quasi tutti i centri storici.
E per paradosso, proprio parte l'area pedonale in Largo Turriziani in occasione delle "Terrazze del Belvedere", il traffico nei vicoli è anche maggiore. I residenti hanno lamentato il traffico proveniente da Sant'Antonio e Corso della Repubblica confluisce nella parte più antica del capoluogo generando inquinamento, rumori e disagi. In quell'occasione in molti chiesero di lasciare il transito ai soli residenti e di deviare il grosso del traffico su via Fosse Ardeatine che poi tramite piazza Risorgimento, via Sella e via Paleario riconduce ugualmente sul secondo tratto di via Garibaldi. Per gli automobilisti, in fondo, si tratterrebbe di percorrere qualche centinaio di metri in più ma si eviterebbe di ingolfare le strade della parte antica della città.