Calci e pugni alla vicina perché il cane abbaia troppo, pensionato di Veroli finisce a processo

Calci e pugni alla vicina perché il cane abbaia troppo, pensionato di Veroli finisce a processo
di Marina Mingarelli
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Martedì 30 Agosto 2022, 08:31 - Ultimo aggiornamento: 14:57

Calci e pugni alla vicina di casa perché il suo cane arrecava disturbo, pensionato di 69 anni residente a Veroli finisce sotto processo per il reato di lesioni. I rapporti tra l'anziano e la dirimpettaia una vedova di 54 anni, erano sempre stati molto tesi per via di quella bestiola che a detta dell'uomo non faceva altro che abbaiare rendendogli la vita impossibile.

Secondo quanto affermato dalla donna invece quella del cane era soltanto una scusa.

A suo dire il pensionato mirava a costringerla a vendere quella abitazione che confinava con la sua per interessi propri. Se avesse venduto l'immobile avrebbe potuto ampliare la sua casa trasformandola in una villa. Sta di fatto che l'ultima volta in cui hanno discusso la lite è degenerata, al punto che l'uomo ha iniziato a colpirla con calci e pugni ai fianchi ed allo stomaco e su tutto il corpo. A seguito di quel pestaggio la vedova è stata costretta a ricorrere alle cure ospedaliere. I medici del nosocomio frusinate che hanno riscontrato alcune costole fratturate hanno stilato una prognosi di venti giorni. La vittima dell'aggressione ha poi presentato una querela nei confronti del vicino di casa violento, ma anche l'anziano  ha presentato una controdenuncia perché al momento dell'aggressione la donna l'aveva spintonato facendolo rovinare a terra e graffiandogli il collo.

A detta della signora aveva semplicemente tentato di difendersi da quella furia scatenata che non faceva altro che farle dispetti per indurla ad andarsene. Da quando poi era morto il marito ed era rimasta da sola la situazione era peggiorata. Il vicino se ne approfittava per renderle la vita impossibile. Precedentemente se l'era presa perché i suoi animali da pollaio sconfinavano sul suo terreno. Poi si era accanito sul suo amato Fido dicendole che quel cane lo disturbava impedendogli persino di dormire la notte. A detta della signora la sua bestiola non dava affatto fastidio, abbaiava come fanno gran parte dei suoi simili se avvertiva la presenza di estranei. Ma per lei che viveva da sola il comportamento del suo animale rappresentava una sicurezza. Soprattutto per quanto riguardava le incursioni del pensionato. A conclusione delle indagini l'anziano è finito sotto processo per lesioni. La 54enne, parte offesa in questa vicenda che si è costituita parte civile sarà rappresentata dall'avvocato Claudia Mancini. La prima udienza si terrà il prossimo settembre.
 

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