Botte e punizioni dalla madre, diventa maggiorenne e la denuncia: indagato anche il padre che non la difendeva

La ragazza di Strangolagalli si è rivolta all'autorità giudiziaria grazie anche all'aiuto del fidanzato

Botte e punizioni dalla madre, diventa maggiorenne e la denuncia: indagato anche il padre che non la difendeva
di Marina Mingarelli
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Sabato 30 Marzo 2024, 08:56 - Ultimo aggiornamento: 14:51

Picchiata e vessata dalla madre alla quale, se voleva vivere, doveva obbedienza assoluta. È la storia di Anna (il nome è di fantasia) una ragazza oggi appena 18enne originaria di Strangolagalli che per tanti anni ha subìto ogni tipo di angheria da parte della donna. A cominciare dal fatto che per punirla le impediva di bere o di mangiare per giorni e giorni. Soltanto qualche mese fa la giovane - che nel frattempo è diventata maggiorenne - grazie anche al supporto del fidanzato e dei futuri suoceri è riuscita a denunciare la genitrice. La procura adesso ha iscritto sul registro degli indagati per il reato di maltrattamenti la donna di 45 anni, ed anche il marito di 42 che pur sapendo di quei comportamenti violenti della moglie non aveva fatto nulla per difendere la figlioletta.

LA RICOSTRUZIONE

Fin da piccola, avrebbe raccontato Anna nella denuncia, la madre la picchiava in continuazione e per le motivazioni più futili.

Addirittura, a causa delle percosse, la ragazzina ha riportato lo spostamento della mandibola. La donna pretendeva che sapesse le lezioni a memoria e fino a quando non aveva imparato a menadito interi capitoli del libro, le impediva di andare a dormire. Quando è cresciuta, ha preteso che la figlia andasse a lavorare. Quindi la mattina a scuola ed il pomeriggio a svolgere lavori di cameriera in un ristorante.

Talvolta capitava che rientrasse anche alle tre del mattino, ma alla mamma poco importava se dopo qualche ora la figlia avrebbe dovuto seguire le lezioni in classe. Una volta rientrata, poi, la costringeva a studiare. E siccome una volta la ragazzina - che ciondolava per il sonno - si era addormentata l'aveva riempita di botte. Oltre alle punizioni corporali, come già accennato c'erano anche quelle psicologiche. Tanto per fare un esempio, sovente la ragazza era costretta ad indossare per giorni e giorni gli indumenti intimi perché la madre le impediva di cambiarsi e di lavarsi, ma anche di lavare i propri vestiti.

LA "RINASCITA"

Quando però pensava veramente che per lei non ci sarebbe mai stato un futuro migliore, aveva incontrato un ragazzo con il quale aveva instaurato un rapporto affettivo. E per fortuna l'ultima volta che era stata massacrata di botte dalla madre era riuscita a scappare ed a rifugiarsi a casa del fidanzatino.

La donna, però, con la complicità del marito si era recata a casa del giovane e non solo aveva aggredito i due ragazzi ma anche i futuri suoceri di Anna. Questi ultimi - che l'hanno aiutata a far scattare la denuncia - sono diventati tutori della ragazza fino a quando è diventata maggiorenne. Oggi Anna sta cercando di ricostruire di nuovo la sua vita lontano da quella madre violenta e da quel padre succube della moglie. Nei giorni scorsi c'è stata la chiusura delle indagini, notificata a moglie e marito. La prima aveva trasformato quella casa in un inferno, il secondo aveva sempre taciuto.
Anna spera veramente che sia fatta giustizia e che soprattutto la madre venga punita come merita per tutto il male che le ha procurato.
 

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