«È stato un grande personaggio, un protagonista, che ha caratterizzato la storia politica, economica e sportiva del nostro Paese». Con queste parole Maurizio Stirpe, vicepresidente di Confindustria e patron del Frosinone calcio, ricorda Silvio Berlusconi, leader politico, imprenditore di successo e artefice delle grandi imprese del Milan degli anni d'oro, con il club rossonero balzato sul tetto del mondo. La morte del fondatore di Forza Italia ha scosso anche la Ciociaria, dove aveva diversi estimatori e sostenitori, fedelissimi del partito degli azzurri.
IL CONVEGNO
Stirpe e Berlusconi si sono incontrati l'ultima volta qualche anno addietro durante un appuntamento pubblico.
L'ex presidente del Consiglio, senatore dal 2013, è stato anche alla guida del Milan dal 1986 all'aprile 2017. Sotto la sua gestione, i rossoneri hanno conquistato 29 trofei tra scudetti, coppe nazionali e internazionali. «Sul lato sportivo ha dato lustro al mondo del calcio - aggiunge il presidente del Frosinone, neopromosso in A -, l'ha fatto a suon di risultati che commentato da soli la grandezza di quei successi». Alla domanda su quale fosse una delle doti di Berlusconi, Stirpe risponde senza avere alcun dubbio: «Il modo con cui parlava e sapeva rivolgersi: schietto, diretto e, soprattutto, facilmente comprensibile da tutti. Credo che questa sia stata una delle sue principali qualità, che faceva di lui un grande comunicatore».
Poi Stirpe conclude rivolgendo un commosso pensiero di vicinanza: «Esprimo il più sincero e sentito cordoglio alla famiglia del presidente Berlusconi, ai dipendenti del gruppo e alla società calcistica del Monza».