Aumento stipendi con il taglio del cuneo, riduzione fino a 7 punti (ma solo per 5 mesi): ecco di quanto e per chi

Domenica 30 Aprile 2023, 19:02 - Ultimo aggiornamento: 1 Maggio, 14:33

I dettagli

Vediamo allora nel dettaglio cosa cambia per le retribuzioni. Quelle fino a 25 mila euro l’anno godono attualmente - secondo quanto previsto dalla legge di Bilancio - di un esonero contributivo di tre punti: il versamento finalizzato alla pensione e trattenuto al lavoratore è calcolato quindi con un’aliquota del 6,19 per cento invece che del 9,19. Per chi prende tra 25 mila e 35 mila lo sconto è di due punti, mentre non c’è nessun beneficio al di sopra di questa soglia. Ora, per le retribuzioni erogate tra luglio e novembre, vengono tolti altri quattro punti per entrambe le platee: i redditi fino a 25 mila euro l’anno arrivano quindi a sette punti di riduzione, quelli relativamente più alti a sei. Viene specificato che non ci saranno effetti sulla tredicesima mensilità. Naturalmente, come nel caso degli esoneri già in vigore, i minori contributi garantiranno la stessa pensione perché lo Stato si impegna a compensare la differenza. La mossa contenuta nel provvedimento in arrivo ha per il bilancio pubblico un costo teorico di 4,4 miliardi, che però scendono di fatto a poco meno di 3,2 perché l’incremento delle retribuzioni lorde porterà allo Stato consistenti maggiori imposte.

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