Assegno unico 2024, come evitare di perdere i soldi: le scadenze per l'Isee e chi deve fare "domanda" all'Inps. Requisiti e paletti

Mercoledì 13 Dicembre 2023, 17:43 - Ultimo aggiornamento: 14 Dicembre, 10:33

Le comunicazioni all'Inps

Tra le ragioni che obbligano la comunicazione della variazione di Isee e condizioni familiari all’Inps c’è la nascita di un altro figlio o figlia. Non basta richiedere un nuovo Indicatore, serve mandare la comunicazione attraverso il servizio dedicato. Dopo aver comunicato il nuovo nato, indicandone il codice fiscale, l’Inps sblocca il pagamento dell’ulteriore quota di Assegno unico. L’Isee rinnovato può essere anche presentato dopo la comunicazione, ma entro 120 giorni dalla data di nascita.

L’Assegno unico spetta anche ai maggiorenni, fino al compimento dei 21 anni, se soddisfano determinate condizioni. Quando fanno 18 anni, quindi, bisogna comunicare all'Inps, sempre tramite l'area dedicata MyInps. La modifica deve essere tempestiva, anche perché non è retroattiva.

Bisogna infine comunicare prontamente all'Inps (soprattutto per non rischiare di ricevere importi diversi dal dovuto):

  • cambiamento relativo allo stato di disabilità del figlio (ad esempio per aggravamento);
  • variazione dello status di studente per figli di età compresa tra i 18 e i 21 anni;
  • separazione dei coniugi;
  • nuova ripartizione dell’assegno tra i genitori;
  • variazione delle modalità di pagamento.

Stipendi mamme più alti. Un altro mese di congedo. Decontribuzione per le lavoratrici con figli: niente limiti di reddito ma tetto a 3 mila euro

© RIPRODUZIONE RISERVATA