Montepaschi, prima di Orcel aveva trattato l’ex Mustier

La mossa di Unicredit sul Mps non l’ha fatta per primo Andrea Orcel, quella sera di giovedì 29 luglio 2021, aprendo il negoziato con il Tesoro. Il suo predecessore Jean Pierre Mustier scriveva ad Andrea Enria, presidente del Consiglio di vigilanza Bce

Montepaschi, prima di Orcel aveva trattato l’ex Mustier
di Rosario Dimito
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Venerdì 22 Dicembre 2023, 11:17

La mossa di Unicredit sul Montepaschi non l’ha fatta per primo Andrea Orcel, quella sera di giovedì 29 luglio 2021, aprendo il negoziato con il Tesoro. Il banchiere romano il dossier senese se l’è trovato sul tavolo quando si è insediato tre mesi prima, in bella evidenza, in una cartella bianca con una mail del 21 luglio 2020, ore 10,38: il suo predecessore Jean Pierre Mustier scriveva ad Andrea Enria, presidente del Consiglio di vigilanza Bce e, per conoscenza a tre alti dirigenti (Stefan Walter, Rulf Klug, Thomas Broeng).

«Ho appena ricevuto una chiamata da Alessandro Rivera (ex dg del Tesoro, ndr) in cui mi chiedeva se fossimo interessati a Mps» aggiungendo di «poterci fare offerte interessanti». Mustier illustrava al capo della Vigilanza di avergli risposto che «prenderemmo in considerazione una trattativa solo se potesse soddisfare le seguenti condizioni che ci permettono di mantenere stabile il nostro capitale dopo i vari oneri di ristrutturazione». E il banchiere francese indica «l’acquisizione da parte di Amco di tutti gli Npl di Unicredit al valore attuale; trasformare le imposte anticipate su perdite fiscali in crediti d’imposta (DTA) per 3,1 miliardi; adesione da entrambe le parti che le Dta siano integralmente allocate a Unicredit spa, in caso di spin off delle nostre attività internazionali».

Quest’ultimo passaggio è la conferma formale che Mustier puntava a dividere in due Unicredit, creando un’altra banca basata a Francoforte, da quotare che gli è stato fatale a novembre 2020 per essere dimissionato dal cda. Mustier chiedeva una garanzia totale sui 5 miliardi di litigation.

SUBHOLDING TEDESCA

Passata l’estate il dialogo con il Mef sarebbe proseguito lentamente perchè il piano di dividere in due la banca ha creato molta tensione nel cda con il presidente Cesare Bisoni che ha dovuto gestire l’insofferenza, avendo in consiglio Pier Carlo Padoan, presidente in pectore ed effettivo da aprile 2021. A novembre la forte opposizione al disegno di Mustier ha portato alla sua sfiducia con l’evidente congelamento del dossier-Mps nonostante Rivera un paio di volte avrebbe incalzato Bisoni e Padoan per far andare avanti il negoziato. Ad aprile 2021 si è insediato Orcel che già dai primi board veniva sollecitato a far riemergere la trattativa.

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