L'esito del voto appare come un segnale di forte disappunto da parte degli investitori alla gestione della vicenda della maxi-multa in Francia, per la quale sono stati accantonati solo 516 milioni di dollari, un decimo di quanto richiesto dal Tribunale francese che lo scorso 20 febbraio ha condannato Ubs per aver aiutato i suoi facoltosi clienti d'Oltralpe a riciclare attività nascoste al Fisco. Contro il discarico, ricorda Bloomberg, si era espresso il proxy advisor Iss mentre l'altro grande consulente dei fondi nel voto in assemblea, Glass Lewis, aveva suggerito l'astensione. L'ultima volta che i fondi non non hanno concesso al cda di Ubs il “salvacondotto” da rischi legali è stato nel 2010.
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