Tridico promosso al vertice Inps, la Lega indica Verbaro suo vice

Pasquale Tridico, indicato come nuovo numero uno dell'Inps
di Michele Di Branco
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Giovedì 21 Febbraio 2019, 13:49 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 08:42
Le mani dei 5 Stelle sull'Inps. Il braccio di ferro con la Lega per la successione del presidente Tito Boeri si è chiuso con la vittoria del Movimento guidato dal vicepremier, Luigi Di Maio. L'accordo di maggioranza sulle nomine dei commissari che guideranno la transizione prevede la scelta di Pasquale Tridico come commissario, mentre Francesco Verbaro sarà il vice. Lo schema sarà ovviamente riproposto quando sarà composto il nuovo cda, articolato su cinque posti. Tridico assumerà infatti la guida dell'Inps e di fatto svolgerà un ruolo di guida all'interno della macchina amministrativa che deve far partire le due riforme chiave del governo: Reddito di Cittadinanza e Quota 100. Tridico, 43 anni, calabrese, è uomo di fiducia di Di Maio che lo ha voluto a tutti i costi in cima al potere dell'Istituto di previdenza.

Per quella carica, nei giorni scorsi, sembrava essere stato trovato l'accordo sul nome di Mauro Nori, ora in forza alla Corte dei Conti, consigliere economico di Giovanni Tria ed ex direttore generale dell'Inps. Ma quella candidatura, caldeggiata dalla Lega, ha perso forza negli ultimi giorni, non senza strascichi, considerato che Nori avrebbe declinato l'offerta di fare il numero due: ruolo che alla fine è stato assegnato a Verbaro, già segretario generale del ministero del Lavoro e poi consigliere giuridico dell'ex Maurizio Sacconi.

Il decreto per la nomina a Commissario è interministeriale (Lavoro-Economia) e quindi non ci sarebbe bisogno di un passaggio formale nel Cdm, che invece è previsto. La scelta dell'accoppiata Tridico-Verbaro risolve un problema di non poco al governo. Dopo l'addio di Boeri l'Istituto era privo di rappresentanza legale, inabilitato a resistere in giudizio nel caso di una causa o a essere operativo in alcun modo. Una paralisi che non poteva durare a lungo, soprattutto in una fase delicata come quella attuale, in cui il Decretone che contiene, appunto, Reddito di Cittadinanza e Quota 100 imbocca la sua fase decisiva.

COLLEGIALITÀ
«La riforma dell'Inps punta a ridare al Cda dell'istituto la giusta collegialità che in questi anni è mancata per la presenza di un uomo solo al comando» ha spiegato Claudio Durigon, sottosegretario al Lavoro, osservando che «le nuove nomine modificano una struttura verticistica del potere che in questi anni ha creato non pochi disagi all'ente più importante in Italia». Critiche, sul fronte politico, dal Pd: «La nomina di Tridico hanno protestato i Dem è un'aperta violazione di legge. La norma prevede tra i requisiti per il presidente l'indiscussa indipendenza: come fa a ritenersi indipendente chi oggi ricopre il ruolo di collaboratore di Di Maio al ministero del Lavoro?».

Intanto il direttore generale dell'Inps, Gabriella Di Michele, ha annunciato che il 1 aprile saranno liquidate le domande di pensione con quota 100 per le quali «non sono state riscontrate anomalie e che presentano i requisiti richiesti». La dirigente ha anche aggiunto che potrebbe esserci qualche ritardo per la liquidazione delle pensioni con quota 100 degli statali, prevista per il 1 agosto, in quanto «sulla gestione pubblica l'Inps non è a conoscenza di tutta la posizione assicurativa del lavoratore».

 
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