Scudo anti spread in vista da parte della Banca centrale europea, con i tecnici di Bruxelles che studieranno misure da sottoporre al Consiglio direttivo. Ma che cosa significa scudo anti spread al di là dell'annunciata flessibilità? In attesa che la Bce definisca concretamente il perimetro del provvedimento, si può intanto ricordare che lo spread (alla lettera: differenziale) è relativo a un concetto molto utilizzato nel mondo della finanza: si riferisce alla differenza fra i rendimenti fra due titoli di Stato, in genere quelli dell’Italia (Btp) e della Germania (Bund) a dieci anni. A volte è chiamato appunto differenziale. Un indice della salute dell'economia di uno stato e del suo debito pubblico.
Come funziona
Più alto è il rendimento di un titolo più alto è il rischio che l'acquirente decide di affrontare.
Lo strumento economico della Bce dovrà anche fronteggiare la "frammentazione finanziaria" (ovvero gli scambi di un titolo che avvengono su più mercati, è il contrario di concentrazione). Non è in sé una cosa negativa, ma lo diventa in particolari scenari come quello attuale segnato da profonde crisi e incertezze che minano la politica economica comunitaria.
Lo scudo dovrà servire anche a meglio regolare il mercato dei Btp ovvero dei Buoni del Tesoro Poliennali, titoli di debito (obbligazioni) a medio-lungo termine (da 3 a a 50 anni) emessi dal Dipartimento del Tesoro (ministero dell’Economia e delle Finanze) con cedola fissa posticipata pagata semestralmente. Per metterli sul mercato si ricorre ad aste. Bruxelles ha deciso di applicare una maggiore flessibilità nei reinvestimenti dei rimborsi in scadenza del Pepp (Programma di acquisto per l’emergenza pandemica) ovvero il piano d’acquisto di titoli di Stato lanciato per contrastare la crisi globale causata dal Covid. L’obiettivo è «preservare il funzionamento del meccanismo di trasmissione della politica monetaria, condizione preliminare affinché la Bce sia in grado di realizzare il suo mandato di stabilità dei prezzi».
Il messaggio «principale» del comunicato della Bce è che «in questa fase di normalizzazione» messa in campo «per raggiungere gli obiettivi dell'inflazione, noi potremmo trovare sulla nostra strada una iper-reazione dei mercati» e ciò «potrebbe impedirci di fare la nostra politica monetaria, di aggiustare la nostra linea» monetaria. Lo ha detto Fabio Panetta, componente del Comitato esecutivo della Bce, intervenendo alla commissione Econ del Pe. «Una cosa de essere molto chiara»: lo scudo anti-frammentazione «non impedisce la nostra politica monetaria ma è condizione necessaria per portare l'inflazione di nuovo al 2%», ha aggiunto.
Aspettative deluse
"Sebbene l'annuncio della Bce non abbia aggiunto molto a quanto già sapevamo, il segnale è chiaro. Non si tratta di un momento di "whatever it takes" per la Lagarde, ma la Bce ha mostrato dove si colloca la "soglia di dolore" - ha commentato Annalisa Piazza, analista di ricerca sui titoli a reddito fisso di Mfs Investment Management - Nell'attuale contesto economico e di mercato, non sono graditi rischi non necessari di riaccendere i problemi di sostenibilità del debito, come abbiamo visto quando la bancarotta dell'euro era una possibilità non banale".
La Banca europea
La Bce è pronta a intervenire se considera ingiustificati i livelli del mercato obbligazionari, «ma dovremmo evitare di dare ai Governi l'impressione che correremo immediatamente in loro aiuto in qualsiasi situazione spiacevole si trovino». Lo ha detto il Governatore della Banca centrale Belga, Pierre Wunsch, secondo la Bloomberg. « La gran parte di noi, probabilmente tutti in realtà, è molto aperta a fare qualcosa se c'è il problema di una reazione eccessiva dei mercati o una frammentazione ingiustificata», ha detto Wunsch prima della riunione iniziata stamani con cui la Bce affronta il boom degli spread.
La Borsa
La decisione della Bce ha spinto Milano a chiudere in netto rialzo, meglio di tutti in Europa. Il Ftse Mib ha guadagnato il 2,87% a 22.473 punti, mentre ha chiuso in calo lo Spread, a 216,5 punti contro i 241 punti segnati ieri a fine seduta.
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