Offerta Intesa Sanpaolo su Ubi: Antitrust invia la Finanza negli uffici degli istituti, operazione a rischio

Offerta Intesa Sanpaolo su Ubi: l'Antitrust manda la Finanza negli uffici degli istituti
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Martedì 12 Maggio 2020, 16:19 - Ultimo aggiornamento: 21:06
La Guardia di Finanza negli uffici di Intesa Sanpaolo, Mediobanca e Ubi Banca a Milano e Bergamo per acquisire la documentazione relativa al lancio dell'Offerta pubblica di scambio (Ops) di Intesa su Ubi, annunciata il 17 febbraio. A richiedere l'intervento delle fiamme gialle è stata l'Antritust, probabilmente su sollecitazione dei legali di Ubi che lamenterebbero l'impossibilità, legata alla proposta di scambio azionario, di individuare altre ipotesi di aggregazione. L'istruttoria vuole inquadrare tutti i passaggi per ricostruire la genesi che ha portato Intesa Sanpaolo a concepire l'offerta. Tutto questo in attesa che Bce e Consob diano il via libera all'Ops. Da quanto trapelato le operazioni di verifica riguardano anche Unipol e Bper. E' evidente a questo punto che l'operazione è a rischio, quantomeno sulla tempistica dell'esecuzione. Sempre che l'allungamento dei tempi non porti a vanificare i benefici attesi dall'integrazione: ciò che porterebbe all'azzeramento della proposta. 

Secondo indiscrezioni, l'obiettivo di una parte del management di Ubi insieme ai soci storici sarebbe di "sostituire" l'ipotizzata aggregazione con Intesa con un'apertura alle proposte del Credit Agricole - l'istituto francese che in Italia ha una succursale particolarmente attiva guidata da Giampiero Maioli con cui sarebbero già attivi più dialoghi con gli advisor di Ubi.  
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