ArcelorMittal, i commissari: «Mancano condizioni per il recesso». Slitta deposito dell'atto di citazione

ArcelorMittal, i commissari: «Mancano condizioni per il recesso». Slitta deposito del'atto di citazione
3 Minuti di Lettura
Lunedì 11 Novembre 2019, 13:22 - Ultimo aggiornamento: 12 Novembre, 07:31

Le condizioni giuridiche del recesso del contratto di affitto dell'ex Ilva, preliminare alla vendita, non ci sono e quindi ArcelorMittal deve andare avanti. È questo il cuore del ricorso con urgenza e cautelare, ex articolo 700, che verrà presentato in settimana in Tribunale a Milano dai legali dei commissari straordinari del siderurgico di Taranto in risposta all'atto con cui la multinazionale franco-indiane chiede di lasciare, restituendoli allo Stato, lo stabilimento pugliese e tutti gli altri siti sparsi per l'Italia.

Ilva, Italia Viva presenta due emendamenti per scudo

 


Una procedura, quella dello scioglimento del contratto, che ha formalmente preso il via lo scorso 5 novembre, con la notifica agli stessi commissari - avvenuta alle 4 di mattina - dell'atto di citazione nel quale si chiede la cessione del ramo d'azienda e che verrà depositato, salvo sorprese, domani mattina al Tribunale del capoluogo lombardo. Una volta che l'atto di citazione arriva a destinazione, il procedimento dovrà essere iscritto a ruolo dalla cancelleria centrale civile che poi trasmetterà la causa al presidente dello stesso Tribunale Roberto Bichi il quale, secondo il criterio tabellare, la assegnerà alla sezione specializzata delle imprese.

Ex Ilva, Di Maio: Italia deve farsi rispettare

Nel ricorso cautelare e d'urgenza, che si è reso necessario in quanto, secondo la procedura, che si basa sull'articolo 47 della legge 428 del 1990, i termini per la retrocessione scadono nei successivi trenta giorni, si sostiene che il venire meno dello scudo penale non è una condizione che consente lo scioglimento del contratto. Inoltre si contesta un altro dei punti fondamentali su cui 'battè Arcelor Mittal, e cioè lo stop di Afo2: al contrario l'altoforno, è un anticipazione, non è spento ma funziona perfettamente. In definitiva, secondo il ricorso che dovrebbe essere presentato verosimilmente tra mercoledì o giovedì vengono a cadere in diritto e in fatto i presupposti del recesso del contratto come richiesto dal colosso mondiale dell'acciaio.

Ex Ilva, Conte vuole mediare: ma Arcelor deve darci garanzie

I commissari quindi, a breve, caleranno la loro carta in una partita che, sul piano giudiziario, è ancora tutta da giocare e che potrebbe aprire nuovi scenari e cancellare la mossa del gruppo che ha il suo quartier generale in Lussemburgo. Ora quindi la parola passa a una delle due sezioni specializzate del Tribunale delle imprese, quella a cui verrà affidata la delicatissima vicenda sulla quale si gioca il destino di 10.700 operai occupati direttamente nelle acciaierie ex Ilva, di tutti i lavoratori coinvolti nell'indotto e forse dello stesso Governo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA