Ilva, avanti con il commissario: il Tribunale blocca ArcelorMittal. «Provvedimento del governo è legittimo»

I giudici di Milano rigettano l’istanza che impediva a Invitalia di chiedere l’amministrazione straordinaria

Ilva, avanti con il commissario: il Tribunale blocca ArcelorMittal. «Provvedimento del governo è legittimo»
di r. dim.
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Venerdì 2 Febbraio 2024, 22:55 - Ultimo aggiornamento: 3 Febbraio, 07:40

Acciaierie d’Italia resta sui binari verso l’amministrazione straordinaria, dopo che ieri il giudice Francesco Pipicelli del tribunale di Milano ha rigettato l’istanza di Acciaierie d’Italia (ADI) spa guidata da Lucia Morselli contro l’amministrazione straordinaria e per l’avvio della composizione negoziata della crisi. Va detto subito che Morselli spingeva per la composizione negoziata in quanto è una procedura nella quale gli organi sociali restano al loro posto con i relativi poteri, mentre nella “Straordinaria” subentra un commissario e i vecchi organi non ricevono la tutela della manleva. Il giudice ha dichiarato inoltre «manifestamente non fondata la questione di legittimità costituzionale», che i legali di AdI avevano sollevato in ordine al decreto dello scorso anno sulla parte che riguarda l’amministrazione straordinaria. Che a questo punto Invitalia chiederà alla scadenza del 6 febbraio.

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Nell’ordinanza si legge che è «rigettata la domanda di parte ricorrente Acciaierie d’Italia volta a inibire ad Invitalia di richiedere al ministro delle Attività produttive (oggi, ministro delle Imprese e del Made in Italy) l’emissione del provvedimento di apertura dell’amministrazione straordinaria nonché alla Camera di Commercio l’archiviazione della domanda presentata da AdI in data 15 gennaio 2024», ovvero quella riguardante la composizione negoziata, e «alla Camera di Commercio di disporre l’archiviazione su richiesta di Invitalia o d’ufficio della domanda presentata da AdI in data 15 gennaio 2024». 

«La sentenza del Tribunale di Milano ha riconosciuto la piena costituzionalità del nostro provvedimento, in merito alla possibilità che Invitalia chieda direttamente al ministero l’amministrazione straordinaria, ove il rappresentante locale non rispondesse in tempo utile». Così il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, a margine della visita al «Noi Techpark» di Bolzano con il presidente Kompatscher. «La scelta del governo è coerente e pienamente corrispondente al dettame costituzionale», ha sottolineato, «ora agiremo». 
Nel frattempo i commissari di Ilva as Antonio Lupo, Francesco Ardito, Alessandro Danovi, preoccupati per lo stato di manutenzione dello stabilimento di Taranto, hanno chiesto un’ispezione, iniziata ieri ma subito interrotta: i capi turno e direttore di stabilimento a tutte le domande hanno ribattuto: non possiamo rispondere perchè lo può fare il cda che è quello della società operativa guidata dalla Morselli.

In AdI spa non ci sono rappresentanti di Invitalia, presenti in Adi holding che non era stata informata. Il che la dice lunga sulla trasparenza della gestione e dei rapporti verso il socio pubblico.

ENERGIA PULITA

La prossima scadenza è il parere dell’esperto Cesare Giuseppe Meroni atteso per lunedì 5 sul piano di risanamento della composizione negoziata della crisi. «L’acciaieria di Taranto ha interesse nell’eolico offshore» perché «è un grande produttore di lamiere e un grande cliente che ha bisogno di energia pulita», ha detto l’ad di Acciaierie d’Italia, Morselli, in videocollegamento a un convegno ieri a Roma sull’eolico offshore galleggiante, organizzato da The European House Ambrosetti. «Abbiamo ampi spazi per sostenere la produzione di acciaio necessaria per l’eolico flottante -, ha spiegato Morselli -. Non bisogna inventare nuovi impianti, ce li abbiamo. L’ugrade tecnologico è banale, investimenti sotto i 100 milioni di euro.

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