Fondirigenti, parte il progetto D20Leader per la formazione professionale di 100 giovani

Fondirigenti, parte il progetto D20Leader per la formazione professionale di 100 giovani
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Mercoledì 25 Settembre 2019, 21:23 - Ultimo aggiornamento: 4 Ottobre, 16:02
Parte il progetto D20Leader su cui Fondirigenti, fondo interprofessionale per la formazione continua dei dirigenti a cui si affidano 14 mila imprese e più di 80 mila manager, investe 2 milioni di euro. Il progetto offre a cento ragazzi un’opportunità innovativa di formazione professionale e di crescita umana, per immaginare il loro futuro nel nostro Paese. Secondo l’Istat infatti oltre 240mila giovani over 25 hanno lasciato l’Italia negli ultimi cinque anni e il 64 per cento di chi è andato via possiede un titolo di studio medio-alto.

Cento giovani di talento, spiega una nota, selezionati per dar vita a un percorso - completamente gratuito - di studi e di esperienze sul campo della durata di sei mesi, comprensivo anche di study tour all’estero, che consenta loro di diventare un giorno leader nelle aziende in cui opereranno.





Lanciato in primavera da Fondirigenti - Fondazione promossa da Confindustria e Federmanager - D20Leader ha tagliato un traguardo dopo l’altro: il bando per la selezione per la prima edizione ha raccolto diverse centinaia di candidature che si sono concentrate, dopo la valutazione della commissione di esperti, su 50 giovani. La scelta ha saggiato la preparazione di base, le caratteristiche personali e le motivazioni, che i candidati sono stati invitati a rendere esplicite.

Il percorso formativo, articolato in due edizioni, inizia oggi sulle colline di Firenze, a Pratolino. Il 26 settembre sarà pubblicato il bando per la seconda che interesserà altri 50 giovani

I primi 50 giovani che affronteranno l’avventura di D20 Leader hanno un’età media inferiore ai 25 anni, sono per il 60 per cento maschi, risiedono per oltre la metà nel Nord Italia e per l’altra metà nel Centrosud e nelle isole. Sono per lo più giovani già laureati (58 per cento) e studenti (32 per cento) ma c’è anche chi ha deciso di lasciare un’occupazione per cogliere questa occasione. I corsi di laurea più gettonati: Giurisprudenza, Economia e Scienze Politiche, seguiti da Ingegneria, Lingue e Comunicazione. Ma non mancano Lettere, Filosofia, Storia, Beni culturali e Scienze.

D20Leader, si legge ancora nel comunicato, un’iniziativa unica nel panorama formativo italiano, vuole rispondere a un bisogno fortemente avvertito: aiutiamo i giovani a restare. L’esperienza all’estero è preziosa, ma la destinazione finale può e deve essere l’Italia, non più solo l’espatrio.

È assai difficile tradurre in dati precisi l’esodo dei giovani italiani verso l’estero. Quelli dell’Istat, parlano di 115 mila espatri nel 2017, ma tengono conto soltanto di chi si è cancellato dalla nostra anagrafe, mentre molti se ne vanno senza farlo. Secondo una stima dell’Istituto Idos, il numero è due volte e mezzo più alto. L’Istat nell’ultimo report sulla mobilità interna e le migrazioni internazionali della popolazione residente segnala l’aumento dei laureati italiani che si trasferiscono all’estero: nel 2107 sono stati quasi 28 mila, con un +4 per cento rispetto all’anno precedente. Una fuga, secondo l’Istituto nazionale di statistica, che dipende in parte dall’andamento negativo del mercato del lavoro italiano in parte dalla “nuova ottica di globalizzazione” che spinge i giovani più qualificati a investire il proprio talento nei Paesi esteri in cui sono maggiori le opportunità di carriera e di retribuzione. Un danno gravissimo, la cosiddetta fuga dei cervelli: la stessa Confindustria misura in un punto di Pil all’anno, pari a 14 miliardi di euro, la perdita di capitale intellettuale.

«È una grande occasione - afferma Carlo Poledrini, presidente di Fondirigenti - per questi 100 giovani che, da leader, potranno imprimere innovazione e crescita sia nelle imprese che nelle comunità territoriali dove si troveranno ad operare. D20 Leader – continua il presidente di Fondirigenti - è un progetto nato per celebrare il Ventennale della Fondazione guardando al futuro del nostro Paese anziché al passato; è uno scambio di energie, simbolicamente riservato a 100 ventenni di valore a cui forniremo le migliori opportunità e prospettive di crescita culturale, professionale e umana; vi investiamo 2 milioni di euro e contiamo di ripetere l’esperienza in futuro».

I corsi partono con l’insegnamento, attraverso lezioni frontali, visite, testimonianze e laboratori, dei fondamenti della professione manageriale della durata di due mesi, durante i quali sono previsti due “Study tour” all’estero: in Israele, alla scoperta dei centri dell’innovazione più all’avanguardia e presso le Istituzioni europee di Bruxelles e Lussemburgo. Segue una fase di controllo e di verifica sull’idoneità dei profili, e un altro ciclo di tre mesi, chiamato “Project work”, in cui i partecipanti, suddivisi in gruppi, saranno impegnati nello sviluppo delle proprie idee di innovazione negli organismi e nelle aziende che saranno parte del progetto. Per concludere, una fase finale di valutazione e condivisione dei risultati.

La sostenibilità ambientale. Uno dei temi caratterizzanti il progetto D20Leader è la tutela dell’ambiente. In aula i ragazzi potranno assistere a lezioni sulle energie rinnovabili, sui nuovi processi tecnologici, sul concetto del benessere, città del futuro, investimenti responsabili, ecc). E parteciperanno ad attività collegate e realizzate con il coinvolgimento di docenti, manager, professionisti e testimonial di importanti aziende e associazioni. Il progetto di Fondirigenti vuole contribuire a formare una classe dirigente che sia preparata ad affrontare i temi ambientali e lo sviluppo sostenibile. La tutela dell’ambiente, infatti, è decisamente al centro dell’agenda mondiale e un leader di domani non può prescindere dall’assunzione di responsabilità delle misure per evitare la fine del pianeta e promuovere una crescita sostenibile.

«Abbiamo selezionato ragazzi - tiene a precisare il presidente Poledrini - che ritengono la libertà, il rispetto, l’autonomia e la responsabilità, fattori prioritari del proprio futuro e sono disposti ad investirvi alcuni mesi della loro vita. Il Paese e le imprese hanno grande bisogno di giovani leader».

Nel mercato del lavoro del 2020 più di un terzo delle competenze attuali saranno obsolete. Occorre inoltre avviare un processo di rinnovamento e di ricambio nelle imprese familiari, che rappresentano più dell’85 per cento del totale e coprono circa il 70 per cento dell’occupazione e per ben un quarto sono guidate da manager che hanno più di 70 anni. Su cento imprese con meno di 10 milioni di fatturato soltanto 15 si avvalgono di dirigenti esterni alla proprietà.

«Il progetto D20Leader è nato – afferma il direttore generale di Fondirigenti, Costanza Patti – dalla volontà di restituire il valore delle esperienze che la nostra Fondazione ha raccolto nei primi venti anni di attività: formare classe dirigente. In coerenza con tale principio abbiamo deciso che anche chi non avesse superato la selezione e quindi era fuori dal progetto avrebbe dovuto avere un vantaggio dalla prova affrontata: un suggerimento per rafforzare le aree di debolezza evidenziate dalla selezione”. “A ciascuno dei candidati – continua Costanza Patti - è stato fornito un video relativo all’area in cui ha mostrato maggiori necessità di rafforzamento. In tal modo, oltre a coinvolgerli nell’esperienza formativa di una giornata di colloqui di gruppo e individuali con valutatori esperti, ognuno avrà avuto la possibilità di lavorare al miglioramento delle proprie competenze, per essere più competitivo nelle future selezioni».

 
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