Directa Plus, società con base a Lomazzo (Como) e quotata in Borsa a Londra specializzata nella realizzazione di prodotti a base di nanopiastrine di grafene per applicazioni industrial e consumer, ha chiuso il 2022 con un fatturato in crescita del 26% raggiungendo 10,86 milioni di euro e battendo le aspettative degli analisti. Rimangono prevalenti, rappresentando rispettivamente il 75% e il 23% del fatturato, i settori delle bonifiche ambientali e il settore tessile.
Continua anche la crescita dal punto di vista industriale e ulteriori sviluppi sul piano della proprietà intellettuale: l’anno è stato chiuso infatti con 80 brevetti.
Come molti altri business, precisa una nota, il gruppo è stato influenzato da alti costi energetici e di materie prime, che hanno impattato direttamente sui costi di produzione e sulla crescita generale dei costi dei servizi esterni. È comunque riuscito a mitigare questi impatti negativi aumentando il prezzo dei prodotti ed implementando un piano di riduzione dei costi, anche contestualmente all’introduzione di una nuova tecnologia di macinatura. Queste misure hanno permesso al gruppo di migliorare i propri margini nella seconda metà dell’anno e di posizionare il business in modo da resistere ad eventuali future difficoltà, facendo leva sulla piattaforma tecnologica già sviluppata.
«Il 2022 è stato un anno di solide performance operative alimentate dai nuovi contratti e dalla crescente trazione del mercato del grafene.
Lo sviluppo delle tecnologie in grafene e le applicazioni finali di questo materiale, si legge ancora nella nota, stanno aumentando all’interno di vari settori alla luce delle eccezionali proprietà del materiale, ovvero conducibilità elettrica e termica, un effetto antibatterico e antivirale. Directa Plus è pronta a capitalizzare questa opportunità usando il proprio processo produttivo di nano piastrine di grafene brevettato, che è chemical-free e fatto su misura per accontentare le richieste dei partner e dei clienti.