Dichiarazione dei redditi, nuovo modello 730 precompilato: più semplice e per tutti. E si paga con la carta di credito

Anticipate le scadenze delle dichiarazioni. Niente più avvisi ad agosto e a dicembre

Dichiarazione dei redditi, nuovo modello 730 precompilato: più semplice e per tutti. E si paga con la carta di credito
di Luca Cifoni
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Martedì 24 Ottobre 2023, 00:03 - Ultimo aggiornamento: 11:12

Statuto del contribuente rafforzato anche con l’istituzione di un garante nazionale. Modello 730 precompilato ulteriormente semplificato ed allargato ad altri tipi di reddito. Possibilità di versare i tributi anche con carte di pagamento. La riforma fiscale ha fatto un altro passo avanti con l’approvazione in Consiglio dei ministri di due decreti legislativi, che attuano la delega approvata dal Parlamento. Sul fronte semplificazioni le novità riguardano sia le partite Iva che gli altri contribuenti. Per questi ultimi si allarga la possibilità di ricorrere al 730 e ai vantaggi di questo tipo di dichiarazione, che permette a lavoratori e pensionati di recuperare direttamente con il cedolino dello stipendio il credito eventualmente maturato nei confronti del fisco. In concreto, verranno progressivamente inclusi nel modello anche alcuni redditi che non ne fanno parte: ad esempio i redditi finanziari di tipo diverso o quelli provenienti da investimenti esteri. Finora coloro che dovevano dichiarare un introito di questo tipo erano costretti a ricorrere ad una ulteriore dichiarazione con il Modello Redditi, che ora invece sarà essenzialmente riservato alle partite Iva. I contribuenti persone fisiche che la partita Iva non ce l’hanno potranno quindi utilizzare tutti il 730. Un ulteriore correttivo dà la possibilità ai contribuenti che dispongono di un sostituto d’imposta (datore di lavoro o ente pensionistico) di chiedere che il rimborso relativo alla dichiarazione, o al contrario il versamento se dovuto, siano effettuati direttamente all’Agenzia delle Entrate invece che al sostituto stesso: un’opzione che finora era riservata solo ai disoccupati.

Dichiarazione dei redditi più semplice, ecco come si compilerà. E cambia anche il calendario: tutte le novità

LA SCELTA
Nella stessa logica di allargamento della platea va la scelta di inviare la dichiarazione precompilata - sempre entro il 30 aprile di ogni anno - anche ai titolari di redditi diversi da quelli di lavoro dipendente e pensione. Ma è prevista una grossa innovazione anche sul “come” compilare i modelli. Gradualmente verrà implementato un nuovo meccanismo che permette agli interessati di modificare direttamente le informazioni a disposizione dell’Agenzia delle Entrate (ad esempio sulle spese mediche, sui mutui o su altre voci) invece che intervenire sui “campi” della dichiarazione. Campi che saranno poi aggiornati in modo automatico in base alle indicazioni del contribuente, che si risparmierà in questo modo la consultazione delle istruzioni ed i successivi calcoli.
Quanto ai pagamenti, quelli relativi a deleghe e avvisi potranno essere fatti non solo con il modello F24 in banca o sul proprio pc, ma anche con la piattaforma PagoPA e dunque attraverso carte di credito.

Una formula finora utilizzata per le multe stradali o per altre forme di versamento alla pubblica amministrazione, che verrà estesa ai tributi con modalità che saranno specificate dal direttore dell’Agenzia delle Entrate. Con PagoPA il versamento è ulteriormente semplificato grazie alla possibilità di definirlo direttamente dal telefono inquadrando un QR code.

Novità anche sul calendario. Per le dichiarazioni in materia di imposte sui redditi e Irap viene introdotta una scadenza generale al 30 settembre, che anticipa di due mesi quella attuale con l’obiettivo di anticipare tutte le operazioni di verifica e quindi anche i rimborsi ai contribuenti. Invece nei mesi di agosto e dicembre, quindi in coincidenza con periodi di vacanza, l’Agenzia delle Entrate sospenderà l’invio di comunicazioni relative a verifiche e delle cosiddette “lettere di compliance” con le quali si invitano i contribuenti a controllare eventuali errori. Infine vengono alleggeriti gli adempimenti per le partite Iva sottoposti agli Isa, gli indicatori sintetici di affidabilità fiscale (una sorta di “pagella”).

LE DEROGHE
Rilevante anche il potenziamento dello Statuto del contribuente, norma che negli oltre 20 anni di teorica applicazione è stata spesso derogata dalle leggi approvate dai vari governi. Lo Statuto passa in un certo senso ad un rango superiore in conformità «alle norme della Costituzione rilevanti in materia tributaria, ai principi dell’ordinamento dell’Unione Europea e alla Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo». E dunque prevarrà in caso di contrasti legislativi. Viene inoltre istituita la figura del Garante nazionale. «Abbiamo semplificato i rapporti tra fisco e contribuente, introdotto i meccanismi di autotutela, cioè quando l’amministrazione sbaglia deve rimuovere gli atti e correggerli a favore del contribuente», ha commentato il viceministro Maurizio Leo. Specificando che le novità in tema di sanzioni (dovrebbero diventare più leggere) arriveranno in un momento successivo.

Intanto è atteso l’articolato della legge di Bilancio approvata dal Consiglio dei ministri ormai una settimana fa. Potrebbe arrivare alle Camere entro la fine della settimana.


 

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