Acea e Valditara, il piano-scuola per educare alla sostenibilità: l'uso dell'acqua al centro dell'accordo

Il cuore della missione è accompagnare le nuove generazioni

Acea e Valditara, il piano-scuola per educare alla sostenibilità: l'uso dell'acqua la centro dell'accordo
di Roberta Amoruso
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Mercoledì 28 Febbraio 2024, 00:18 - Ultimo aggiornamento: 00:21

L’acqua è preziosa e va maneggiata con cura. È un po’ questo il senso della missione di sostenibilità da far decollare sin dalla scuola e messa al centro del Protocollo d’intesa firmato ieri dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, e dall’amministratore delegato e direttore generale di Acea, Fabrizio Palermo. Si tratta di un accordo triennale per promuovere un pacchetto di attività ad hoc con l’obiettivo preciso di educare a un corretto utilizzo delle risorse idriche negli istituti primari e secondari di I grado. Così si comprende bene la scelta del ministero di far scendere in campo una società che gestisce l’intero ciclo dell’acqua, dalla sorgente fino alla depurazione delle acque reflue, per circa 9 milioni di cittadini in cinque Regioni italiane per circa 54.000 km di rete idrico potabile complessivi.
«L’acqua è essenziale per la sicurezza alimentare e la tutela dell’ecosistema», ha dichiarato il ministro Valditara puntualizzando l’intenzione di «partire dalle scuole per affermare l’importanza di questa risorsa fondamentale affinché i ragazzi si abituino a farne un uso consapevole e oculato». Avere cura delle risorse naturali, ha sottolineato, «è un tassello fondamentale dell’educazione civica e ringrazio Acea per il suo decisivo apporto a questo progetto». Del resto l’utility della Capitale «considera il progetto di grande valore poiché contribuisce a sensibilizzare le nuove generazioni sui temi della sostenibilità ambientale, della tutela e del corretto utilizzo della risorsa idrica», come ha precisato Palermo. 
Poi la lettura dell’iniziativa nel quadro europeo. L’accordo, ha continuato l’ad, «costituisce una novità in ambito europeo poiché vede un’azienda come Acea, primo operatore idrico nazionale, porre la propria esperienza al servizio dell’azione educativa del Ministero dell’Istruzione e del Merito. L’iniziativa di oggi (ieri, ndr) conferma anche l’impegno che Acea ha assunto con l’introduzione della Carta della Persona, che mette al centro il cittadino come destinatario dei servizi pubblici essenziali». 
Ma il cuore della missione è accompagnare le nuove generazioni. «È necessario», ha aggiunto Palermo, «un maggior coinvolgimento dei giovani per affermare la cultura dell’uso sostenibile dell’acqua affinché, adottando stili di vita rispettosi, si possa incidere sul cambiamento climatico, formando i cittadini di domani» 

I TEMI CALDI

Lo schema di programma è già definito.

Saranno approfondite le tematiche legate al ciclo idrico, dalla captazione alla distribuzione fino alla qualità dell’acqua). Ma saranno messi a fuoco anche gli utilizzi negli ambiti industriale, agricolo e domestico, l’approvvigionamento e il riuso, il ruolo delle infrastrutture, come acquedotti e dighe per poi arrivare all’applicazione dell’innovazione tecnologica e dell’Intelligenza Artificiale nella gestione ottimale del sistema idrico. Il Protocollo prevede tra l’altro format e quiz interattivi, materiali video e fotografici destinati agli studenti per illustrare tutte le fasi operative del ciclo idrico e anche sessioni specifiche di formazione destinate ai docenti. Verrà inoltre promosso un contest dedicato al «tema dell’acqua quale risorsa». Non solo. Acea intende mettere a disposizione a livello nazionale il know-how e le competenze sviluppati in oltre venti anni di lavoro al fianco di studenti e insegnanti delle scuole romane.

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