Gregorio Paltrinieri lancia Dominate the Water: gare di nuoto in acque libere per la tutela del mare

Gregorio Paltrinieri lancia Dominate the Water: gare di nuoto in acque libere per la tutela del mare
di Piero Mei
5 Minuti di Lettura
Domenica 5 Giugno 2022, 07:02 - Ultimo aggiornamento: 6 Giugno, 09:03

C’è tutto nel progetto che Gregorio Paltrinieri ha incastonato in un’estate che finirà quando il calendario ci dirà che è già autunno. Il progetto si chiama “Dominate the water” ed è simbolica la stessa scelta del luogo nel quale il campione di tutto (il nuotatore Greg ha vinto Olimpiadi, Mondiali ed Europei, in ordine decrescente nell’importanza dell’oro, ma quest’ordine nell’estate 2022 è sovvertito giacché non ci sono i Giochi e gli Europei si disputano a Roma, “casa mia” dice lui del Foro Italico e di Ostia, vasca e acque libere) lo ha presentato: la Galleria Nazionale d’Arte Moderna.

Quadarella e Pilato, tricolore e pass mondiale. Che bravo Galossi

Nettuno 2.0

Gli era compagno di foto, e anche questa è una scelta programmatica, il dio Nettuno con in mano il tridente, quello creato nel marmo dallo scultore Rinaldo Rinaldi nel 1844 e che fa parte della maestosa collezione della Gnam. Il tridente è il segno del progetto, il mare il suo habitat naturale. Di una natura alla cui difesa Greg vuole dare il suo personale contributo, mettendoci la faccia, come si suol dire, e quindi il suo nome, le sue bracciate, il suo impegno anche economico, i suoi sponsor che ne hanno condiviso e sostenuto l’idea.
Un’idea che nasce lontano nel tempo, quando Greg, che avrà avuto cinque anni (ora ne ha 28) in vacanza con la famiglia su di un catamarano alle Eolie, fu buttato in acqua che non sapeva nuotare da papà Luca e lì imparò il nuoto e il mare. Forse è da questo che ha appreso quel suo stile che non è da manuale della perfezione stilistica, com’era quello del russo Popov, ma l’efficacia è fuori di dubbio a vedere il palmarès.

Assoluti di nuoto, parte il dopo Pellegrini: Pilato cerca il riscatto dopo Tokyo

L’idea

L’idea del bambino di allora, il mare che ti fa stare bene e sentire libero, Paltrinieri l’ha lavorata per anni, ristretto dal bordo vasca e dai galleggianti delle piscine. Ora l’ha messa a punto perché, dice, il nuoto è arte e il nuotatore modella l’acqua come lo scultore il marmo, e se la gente corre, se va in bici, fa sport all’aria aperta, cosa c’è di più aperto del mare? Greg immagina un popolo di nuotatori come ha visto nel periodo che ha vissuto in Australia. E l’Italia, dice, ha posti e spiagge bellissime. Dunque perché non organizzare un circuito di eventi (quattro per quest’anno) che comprendano sì le gare, ma che siano, anche e soprattutto, il traino per una cultura dell’acqua nel Belpaese che ha ottomila chilometri di coste?
Ci ha lavorato molto, specie durante il lockdown, pensando a tutti noi, grandi e piccini, uomini e donne, che non potevamo nuotare.

E la passione è diventata “Dominate the water”, dopo una specie di prova generale che è stata organizzata in due tappe nel 2021, a Piombino, che è un santuario azzurro del nuoto di fondo, e ad Alghero.

Il format

L’evento prevede una due giorni di “festa del mare”. Le gare, tre ad ogni appuntamento, aperte a tutti e con possibilità di scelta secondo il grado di preparazione e lo spirito competitivo, si svolgeranno sui 3000 metri, sul miglio marino o in staffetta 4x750 metri.
Ma non si vuole soltanto gareggiare: ci sarà anche un piccolo villaggio, musica e cibo; ci sarà un parco giochi nel quale si potranno lasciare in sicurezza e divertimento i bambini mentre si va a nuotare con e contro Greg e i suoi amici campioni; ci saranno incontri adatti ad ogni età con esperti di biologia marina; ci sarà l’impegno di tutti, grandi e piccoli, per la pulizia della spiaggia e del mare prima e dopo l’evento: l’ambiente si salva con la partecipazione consapevole di tutti.

L’ecologica

Tutto sarà biodegradabile ed a prova di inquinamento: perfino le medaglie per i concorrenti saranno di legno, e questa volta la “medaglia di legno”, un classico della delusione sportiva perché indica il quarto posto, sarà invece da mostrare. I rifornimenti che date le distanze da percorrere non saranno così impegnativi come nelle gare di 10 e 25 chilometri, avverranno attraverso bicchieri di riciclaggio e biodegradabili, come saranno anche i tappi dei gel che vengono utilizzati allo scopo. L’impegno è anche quello di raccogliere, dopo, tutte quelle cose che eventualmente si perdessero in mare in corso di nuotata (le cuffie prime indiziate).
Anche le barche scorta non saranno inquinanti: niente con motori, o forse soltanto una per i soccorsi più rapidi, ma il seguito sarà a bordo di kayak.

Gli appuntamenti

Il calendario prevede la prima tappa a Lignano Sabbiadoro il 30-31 luglio, poi a Taranto il 10-11 settembre, a Asinara-Stintino il 17-18 e il gran finale a Positano il 24-25 settembre. Tre scenari da cartoline dell’estate e in più la scelta di Taranto, ancora una volta una scelta simbolica: un mare bellissimo, una città che vuole ripartire (fra l’altro sarà la sede dei Giochi del Mediterraneo 2026), una regione che si sta proponendo all’avanguardia del nuoto agonistico (un nome per tutti, Benedetta Pilato).

E, in mezzo, Ostia

Il mese di agosto è libero: Greg in quel mese vorrà fare la sua parte nelle gare di fondo degli Europei di Roma2022 che si terranno sul litorale romano dal 18 al 21 agosto, subito dopo i giorni del nuoto in piscina, in calendario al Foro Italico dall’11 al 17 agosto. Dalla vasca più bella del mondo alle spiagge più belle d’Italia: da difendere e proteggere. E Paltrinieri promette di farlo: ha già il tridente nelle mani.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA