Wind Tre-Open Fiber: prove di 5G a L'Aquila

Wind Tre-Open Fiber: prove di 5G a L'Aquila
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Mercoledì 29 Novembre 2017, 20:20 - Ultimo aggiornamento: 30 Novembre, 11:34
Costruire una "Città 5G" in cui famiglie e imprese possano beneficiare di servizi innovativi che interessano ambiti come la salute, la mobilità, la sicurezza, la prevenzione e la gestione delle emergenze. Questo l'obiettivo che Open Fiber e Wind Tre si sono date con l'avvio della sperimentazione sulla tecnologia 5G a L'Aquila, presentata oggi nel capoluogo abruzzese e che coinvolge anche la città di Prato.

«Wind Tre insieme ad Open Fiber compie, qui a L'Aquila, un altro step fondamentale nel progetto per lo sviluppo del 5G e per la diffusione delle reti mobili di quinta generazione», ha detto l'amministratore delegato di Wind 3, Jeffrey Hedberg. «Questo passo decisivo permetterà, inoltre, all'Italia di valorizzare ulteriormente competenze, persone, partnership e innovazione nel suo percorso di Digital Transformation. Siamo consapevoli della sua fondamentale importanza per il Paese e per tutte le persone e le imprese coinvolte», ha aggiunto, spiegando poi che «sarà concluso entro 12-18 mesi il processo di integrazione tra Wind e 3» e che l'azienda «nei prossimi cinque anni investirà 6 miliardi di euro» nel Paese.

L'Italia fa da battistrada. «È la prima sperimentazione che si fa in Europa sul 5G», ha sottolineato il sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega alla Comunicazione, Antonello Giacomelli. Nel caso dell'Aquila si tratta di «una occasione per il territorio», ha detto ma insieme alle altre città dove verrà fatta la sperimentazione, ossia Bari, Prato, Milano e Matera, dovrà essere «un traino per tutto il Paese», ha aggiunto Giacomelli, spiegando che «questo progetto non appartiene ad una coalizione o ad un governo, ma appartiene al Paese». Infatti «se questo fosse il progetto di una parte politica, ci rimetterebbe il Paese», ha puntualizzato il sottosegretario. «È l'inizio di un percorso per l'Italia. Il Paese non è portato a fare squadra ma su questo fronte bisogna muoversi come sistema Paese», ha affermato Giacomelli.

E soprattutto il 5G «è una scommessa sul futuro delle aree interne del Paese», ha aggiunto il presidente del consiglio di amministrazione di Open Fiber, Franco Bassanini. «Tra qualche anno ci saremmo trovati di fronte ad una nuova divisione tra le città metropolitane e quelle interne del Paese, che sarebbero state condannate a restare arretrate» senza la rete 5G, ha spiegato Bassanini, sottolineando che «è stata una scelta lungimirante del governo» e che i «critici» di un tempo «sono spariti». E ora «gli Aquilani avranno la fibra ottica prima dei Romani», ha concluso Bassanini. La sperimentazione durerà fino al 31 dicembre 2021.

 
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