Confedilizia: sugli immobili tasse per 50 miliardi, togliete almeno 700 milioni

Saracinesche chiuse
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Giovedì 20 Ottobre 2016, 17:08 - Ultimo aggiornamento: 21 Ottobre, 18:12
Alleggerire di 700 milioni un carico fiscale che ne vale oltre 50. È la proposta di Confedilizia a governo e Parlamento in vista della discussione della legge di bilancio. Il punto di partenza è l'inasprimento della tassazione sugli immobili negli ultimi anni, in particolare di quella patrimoniale che - stima l'organizzazione che rappresenta i proprietari - è cresciuta del 150 per cento dal 2011 in poi. Secondo il presidente Giorgio Spaziani Testa quella che servirebbe è una riduzione di "diversi miliardi". Ma visti i vincoli finanziari che limitano le possibili scelte dell'esecutivo, Confedilizia chiede di partire con alcune misure di impatto più limitato, da inserire nella manovra accanto al pur apprezzato potenziamento delle detrazioni per risparmio energetico e sicurezza anti-sismica.

Nel dettaglio, si tratta dell'avvio sperimentale della "cedolare secca" (imposta sostitutiva ridotta) anche sulle locazioni commerciali (limitatamente alle nuove attività o ai negozi di vicinato), dell'equiparazione del trattamento fiscale dei canoni di affitto abitativi e non (oggi per questi ultimi si pagano imposte anche se non percepiti), di un tetto all'Imu per le abitazioni affittate a canone calmierato, della proroga dell'attuale aliquota del 10 per cento sempre per il canone calmierato, del ripristino della deduzione Irpef al 15 per cento per i redditi da locazione (oggi è solo al 5), della soppressione dell'Irpef sugli immobili non locati.

Incoraggiare chi investe in negozi per affittarli, ha fatto notare Spaziani Testa, è anche un modo per combattere il degrado nelle città, in un contesto in cui la recessione ha già portato un'ondata di chiusure. Per una svolta fiscale nel settore si sono espressi anche Confcommercio e Confesercenti.
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