Nel dettaglio, si tratta dell'avvio sperimentale della "cedolare secca" (imposta sostitutiva ridotta) anche sulle locazioni commerciali (limitatamente alle nuove attività o ai negozi di vicinato), dell'equiparazione del trattamento fiscale dei canoni di affitto abitativi e non (oggi per questi ultimi si pagano imposte anche se non percepiti), di un tetto all'Imu per le abitazioni affittate a canone calmierato, della proroga dell'attuale aliquota del 10 per cento sempre per il canone calmierato, del ripristino della deduzione Irpef al 15 per cento per i redditi da locazione (oggi è solo al 5), della soppressione dell'Irpef sugli immobili non locati.
Incoraggiare chi investe in negozi per affittarli, ha fatto notare Spaziani Testa, è anche un modo per combattere il degrado nelle città, in un contesto in cui la recessione ha già portato un'ondata di chiusure. Per una svolta fiscale nel settore si sono espressi anche Confcommercio e Confesercenti.
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