Mediaset, blitz Vivendi: sale al 20%. Berlusconi: ci difenderemo. Aperta inchiesta per aggiotaggio

Mediaset, blitz Vivendi: sale al 20%. Berlusconi: ci difenderemo. Aperta inchiesta per aggiotaggio
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 14 Dicembre 2016, 15:16 - Ultimo aggiornamento: 15 Dicembre, 07:54

Blitz di Vivendi su Mediaset: la società francese è salita al 20% del capitale del Biscione. Lo afferma il gruppo francese in una nota dopo che ieri aveva annunciato di essere al 12,32%. Intanto il balzo di Mediaset in borsa si è quasi sgonfiato in chiusura e il titolo chiude in rialzo dell'1% a 3,62 euro. Con 83 milioni di azioni scambiate, è passato di mano oggi il 7% del capitale sociale.

La procura di Milano ha aperto un'indagine a carico di ignoti per manipolazione del mercato in seguito all'esposto presentato da Fininvest contro il gruppo francese Vivendi. La denuncia è stata firmata da Niccolò Ghedini e depositata ieri in seguito al comunicato diffuso il giorno prima nel quale la società francese annunciava di detenere oltre il 3% di Mediaset e di essere intenzionata a raggiungere una quota fino al 20%.

Sul caso è intervenuto anche il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda assicurando che «il Governo monitorerà con attenzione l'evolversi della situazione». 


«Sarà dura, ma ci difenderemo», dalla «scalata di Vivendi», ha detto il presidente Mediaset Fedele Confalonieri incontrando alcune redazioni del gruppo per gli auguri, secondo quanto riferito da alcuni partecipanti. «Non sarà facile», ha affermato Confalonieri, segnalando tra l'altro che «le aziende francesi tendono alla cannibalizzazione». Mediaset dovrà abituarsi non solo a guardare alla «concorrenza esterna», ha detto, ma anche alla «concorrenza interna». Sarà necessario guardarsi da quello che «succede nei corridoi».

«Non abbiamo alcuna intenzione di lasciare che qualcuno provi a ridimensionare il nostro ruolo di imprenditori. Per questo abbiamo aumentato la nostra partecipazione e continueremo a farlo nei limiti consentiti dalle leggi. Vivendi ha avuto l'opportunità, con l'accordo strategico firmato nello scorso aprile, di avviare con Mediaset una collaborazione che si preannunciava proficua per entrambi i gruppi
», ha detto Silvio Berlusconi in una nota. 

«L'acquisto di azioni Mediaset - si legge nella nota - da parte di Vivendi, non concordato preventivamente con Fininvest, non può essere considerato altro che un'operazione ostile. Quanto a noi, c'è la compattezza più assoluta della mia famiglia su un punto molto preciso: non abbiamo alcuna intenzione di lasciare che qualcuno provi a ridimensionare il nostro ruolo di imprenditori. Per questo abbiamo aumentato la nostra partecipazione e continueremo a farlo nei limiti consentiti dalle leggi. Vivendi ha avuto l'opportunità, con l'accordo strategico firmato nello scorso aprile, di avviare con Mediaset una collaborazione che si preannunciava proficua per entrambi i gruppi. Purtroppo, questo accordo è stato disconosciuto da Vivendi nei modi e con le conseguenze anche giudiziarie che sono note. Non è certo questo il miglior biglietto da visita che Vivendi possa esibire nel riproporsi come azionista industriale della società».


La holding della famiglia Berlusconi ha annunciato già ieri sera di aver arrotondato, tra acquisti e diritti di acquisto per oggi, la propria quota nel Biscione salendo al 38,266% del capitale, il 39,775% senza considerare le azioni proprie. 


Berlusconi oggi è rimasto ad Arcore saltando la presentazione dell'ultimo libro di Bruno Vespa prevista alle 18 a Roma, al Residence di Ripetta (poi annullata proprio per l'assenza dell'ex Cavaliere).

Già ieri a Villa San Martino si è tenuto un vertice tra Berlusconi e la primogenita Marina, presidente Fininvest, con anche Pier Silvio, amministratore delegato Mediaset. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA