Enel e Luxottica entrano nel "ranking" delle società della Silicon Valley

Enel e Luxottica entrano nel "ranking" delle società della Silicon Valley
di Roberta Amoruso
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Giovedì 9 Marzo 2017, 11:03 - Ultimo aggiornamento: 13:07
dal nostro inviato
SAN FRANCISCO -
Enel entra nel rapporto Mind the Bridge, una sorta di mappa delle società europee presenti nella Silicon Valley (”European Innovation Outposts in Silicon Valley”) che dimostra come sempre di più le società europee puntino sulla connessione con le startup più innovative.

Su 44 società europee individuate dalla classifica due sono italiane: Enel, appunto, e Luxottica. Una presenza che piazza l’Italia solo al quarto posto della classifica al pari di Spagna, Svezia e Svizzera ma dietro alla prima in classifica, la Germania, presente con 15 società seguita a ruota dalla Francia con 13 gruppi e poi dalla Gran Bretagna, rappresentata da 5 società.

Secondo quanto emerge dal Rapporto pubblicato dalla società di advisory specializzata nel ruolo di facilitatore della connessione tra la Silicon Valley e l’Europa, la metà dei gruppi si è stabilito nell’area della Baia di San Francisco dopo il 2010. Mentre più di un terzo ha piazzato i propri avamposti per l'innovazione negli ultimi tre anni.

Passando ai settori rappresentati, al primo posto c’è il settore auto (al 19%) seguito dal settore finanziario ( al 16%). Al terzo e al quarto posto si piazzano l’energia e le telecom (al 12%). In particolare, il settore energia è rappresentato da 5 big europei.

Enel è appena entrata nel rapporto grazie all'inaugurazione dell'Innovation hub di San Francisco che ha la missione di dare supporto industriale alle start up 4.0. Quanto a Luxottica, è presente già dall’anno scorso in California dopo aver messo in campo ancora prima collaborazioni importanti con Google e con Intel (su Google-glass).

Nello stesso rapporto figurano gruppi come Bmw, Volkswagen, Mercedes, Bosch, Audi, Basf, Sap, Nokia, Munich Re, Arvato Bertelsmann, Axel Springer, Teutsche Telekom, Hella Ventures, Innogy, Deutsche Bank, Bayer, Nestlè, Swisscom, Ericsson, Abb, Philips, Airbus, Axa, Bnp Paribas, Capgemini, Edf, Orange, Bouygues, Renault, Dassault Systemes, Sanofi, Sneider Electric, Total, Aviva, Delphi, Pwc, Rbs, Sky, Bbva e Telefonica.
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