«Non abbiamo assunto la decisione di interrompere le relazioni con il governo a cuor leggero - scrive Decaro -. Siamo
consapevoli delle conseguenze di sospendere la partecipazione dell'Anci ai lavori della conferenza unificata. Ma, nonostante la sua garbata richiesta, non possiamo rivedere la nostra posizione».
I Comuni hanno sempre risposto con grande spirito di servizio e senso di responsabilità anche alle richieste di sacrifici straordinari ed eccezionali. Ma la decisione unilaterale di bloccare i finanziamenti statali a 326 tra Comuni e Città metropolitane per un importo complessivo di 1,6 miliardi, avrà un impatto devastante e mortificherà le aspettative di crescita sociale ed economica dei nostri territori, molto più delle conseguenze derivanti dalla mancata partecipazione dell'Anci ai lavori della conferenza unificata», conclude Decaro.
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