I lavori del futuro, la campagna di Valore D per avvicinare le ragazze agli studi STEM

I lavori del futuro, la campagna di Valore D per avvicinare le ragazze agli studi STEM
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Giovedì 1 Febbraio 2024, 16:12

Si chiama “We Stand 4 STEM – Insieme per supportare le discipline scientifiche” la nuova campagna di comunicazione lanciata da Valore D in occasione della Settimana Nazionale delle STEM, istituita a fine 2023 con la legge 187 per stimolare le nuove generazioni a interessarsi alle discipline scientifiche, in particolare le ragazze. Le discipline STEM sviluppano competenze molto richieste dal mercato del lavoro eppure sono un ambito ancora oggi caratterizzato da diseguaglianze di genere e influenzato da molti pregiudizi. Nonostante le neuroscienze abbiano ampiamente smontato il falso mito che vuole le donne meno inclini agli studi tecnico-scientifici degli uomini, la convinzione è tutt’ora fortemente radicata. Secondo la ricerca Drawing the Future (Chambers et al.) già alla fine dei sei anni le bambine smettono di immaginare un futuro nelle scienze: la pressione esercitata dalle norme sociali e culturali è talmente forte da ripercuotersi sulle scelte di studio e di carriera delle più piccole.

We Stand 4 STEM  mira ad incoraggiare le giovani generazioni ad avvicinarsi a questo ambito di studi per affrontare al meglio le sfide lavorative del domani. Si stima, infatti, che quasi un quarto dei posti di lavoro è destinato a cambiare nei prossimi cinque anni e che i big data, il cloud computing e l’intelligenza artificiale sono tra le tecnologie che creeranno maggiori opportunità occupazionali (WEF, Future of Jobs, 2023). Nel corso della “Settimana Nazionale delle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche” - 4 all’ 11 febbraio – la campagna di comunicazione We Stand 4 STEM si articolerà in diverse attività, a partire dal coinvolgimento di profili STEM del network incoraggiati ad aderire e a supportare lo studio di queste discipline condividendo una propria foto e un breve messaggio sul perché oggi è importante supportare le carriere scientifiche.

Il divario di genere

 I dati di Almalaurea 2023 sui laureati 2022 mostrano che tra le donne laureate solo il 19,1% ha conseguito una laurea STEM, percentuale che sale al 40,7% tra gli uomini (elaborazione Valore D). Eppure è proprio in questo ambito che si apriranno le maggiori opportunità professionali. Cosa si può fare per innescare un cambiamento? Lavorare nell’immediato per cambiare la cultura del Paese e offrire ai ragazzi nuovi modelli a cui ispirarsi, indirizzandoli verso la scelta di percorsi di studio tecnico-scientifici.

È in questa direzione che si inseriscono le attività di Inspiring Girls Italia, progetto internazionale promosso in Italia da Valore D che, in occasione della Settimana STEM, organizza un evento in collaborazione con il Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano rivolto ad alcune scuole secondarie di I grado. Nel corso della giornata Role Model che si sono affermate in ambienti generalmente considerati “maschili”, e spesso preclusi alle donne o in cui le donne faticano ancora oggi a farsi strada, racconteranno la loro storia con l’obiettivo di ispirare ragazze e ragazzi. A seguire, uno speed mentoring in piccoli gruppi con il coinvolgimento di Chiara Montanari, ingegnera e capo-spedizione in Antartide e una visita guidata del Museo della Scienza e della Tecnologia, che ad oggi conta 21.000 beni, 36 esposizioni permanenti tematiche, 14 laboratori e 3 opere d’arte digitale interattiva.  

«Valore D è impegnata a combattere gli stereotipi e a fare cultura sulle STEM da tempo e quest’anno porta la discussione a livello nazionale in una cornice, quella della settimana STEM in cui pubblico, privato, terzo settore e società civile si muovono insieme per stimolarne l’interesse, la scelta e l’apprendimento delle materie scientifiche da parte delle nuove generazioni», commenta Barbara Falcomer direttrice generale Valore D. «La scuola gioca un ruolo molto importante perché è in questa fase che nasce l’interesse per le scienze e si rafforzano i bias, quei pregiudizi inconsci che influenzano il nostro giudizio e creano stereotipi a cui è difficile sottrarsi, in assenza di azioni che incentivino una cultura una cultura inclusiva e equa».

Non è da maschio

Infine verrà lanciata la terza wave della campagna #nonèdamaschio, che ha lo scopo di decostruire lo stereotipo secondo il quale esistano lavori, studi o passioni “da maschio” o “da femmina”. Quest’anno la campagna si rivolge anche ai tanti ragazzi vittime dei preconcetti che si sentono dire «Ma questo non è un lavoro da maschio!». Contribuiscono alla campagna condividendo la loro esperienza Riccardo Federle, ostetrico e divulgatore scientifico e Giorgio Minisini, campione mondiale di nuoto artistico.

 La rapida evoluzione della tecnologia sta provocando una rivoluzione nel mercato del lavoro, influenzando non solo gli aspetti organizzativi, ma anche le esigenze di competenze.  Secondo la Fondazione Deloitte, circa il 23% delle aziende si trova nella difficoltà di trovare professionisti qualificati per soddisfare gli obiettivi di crescita. Questo mismatch richiede alle aziende di mettere in campo iniziative di formazione rivolte alle giovani generazioni e in particolare alle donne attualmente non inserite nel mercato del lavoro. Il progetto DigitHer, lanciato settembre 2023, va in questa direzione. Realizzato in partnership con Generation Italy e selezionato dal Fondo per la Repubblica Digitale-Impresa sociale il percorso contribuisce alla formazione come Junior Data Engineer e Junior Java Developer di 150 giovani donne tra i 18 e i 34 anni non occupate, accompagnandole nella fase di inserimento lavorativo. Le prime 50 studentesse hanno già completato il percorso e sono in fase di accompagnamento e di inserimento lavorativo. «In un mondo in cui le competenze scientifiche sono diventate un’urgenza per la competitività delle aziende e del sistema Paese, le professioni STEM al femminile rappresentano un’urgenza nell’urgenza: avere una scarsa rappresentatività delle donne non solo significa perdere il loro grande potenziale inespresso, ma correre un rischio reale per l’inclusione e l’approccio alla diversità»,  commenta Cristiana Scelza, Presidente Valore D. «In particolare è importante consolidare gli sforzi nel contesto dell'intelligenza artificiale e dei modelli LLM ("Large Language Model”) che rivoluzioneranno il panorama lavorativo e sono un'opportunità straordinaria per plasmare un futuro più inclusivo, rappresentativo e libero dai pregiudizi».

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