Elda Brunelli, guida turistica a 91 anni «Il mio segreto? Non fermarsi mai»

Elda Brunelli, guida turistica a 91 anni «Il mio segreto? Non fermarsi mai»
di Massimo Boccucci
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Sabato 7 Ottobre 2023, 11:01

Non le danno quell'età, la guardano elegante e sorridente quando con assoluta brillantezza racconta delle bellezze di Torino tra storia, architettura e tesori. I turisti sono conquistati da Elda Brunelli e si sorprendono quando lei stessa gli confessa di avere 91 anni, compiuti il 3 giugno scorso. Va avanti a fare la guida turistica, una delle cinquecento che nel capoluogo piemontese sono a disposizione di famiglie e gruppi per far conoscere tutto di monumenti e musei. La sua è sempre stata una vita movimentata, dal passato di atleta nella nazionale azzurra di ginnastica ritmica ai lavori con la sua azienda, fino all'insegnamento per poi mettere a frutto la laurea in lingua tedesca presa a Venezia alla Ca' Foscari e il diploma in pianoforte al conservatorio di Trieste, dov'è nata e ha vissuto prima di trasferirsi a Torino per amore. «Sono una pensionata dello Stato da una trentina d'anni - racconta - e ci sono andata per cambiare lavoro. Non mi piaceva l'atmosfera della scuola, insegnavo educazione musicale e vedevo i miei colleghi trattati male. Negli anni 60 ho diretto una concessionaria Fiat ricambi della mia famiglia a Trieste. Metto l'anima in ciò che faccio, da donna orgogliosa delle proprie radici, della strada che percorre e dell'amore per la cultura. Sono sempre stata una donna intraprendente e in anticipo sui tempi, spero di essere un esempio per tante altre».

LA SVOLTA

Perché proprio la guida cominciando a 60 anni? «Quando mi sono ritirata dalla scuola ho deciso per questa nuova esperienza. Un'amica mi aveva detto che servivano guide turistiche di lingua tedesca, così ho superato un esame entrando a far parte dell'associazione Gia (Guide interpreti accompagnatori). Siamo tutti professionisti». Si trova bene con i turisti: «Mi piace l'empatia che si crea. Oggi sono soprattutto pensionati e le scolaresche. Mi impegna uno-due giorni a settimana, prima della pandemia anche sette-otto. Ho un po' rallentato, complice una protesi al ginocchio. Mi capita di assistere fino a una cinquantina di persone». I tesori di una città conquistano tante attenzioni. «In genere il turista è molto legato alla storia e tradizione, desidera conoscere. Usando il microfono e gli auricolari ci sono meno distrazioni».
Elda vive sola ed è circondata dall'affetto dei figli, Paolo che fa l'avvocato e Alberto l'imprenditore, con i nipoti Elettra di 8 anni e Gabriele di 15 mesi. «In famiglia sono contenti del mio dinamismo - dice - ma vale per tutti gli anziani autosufficienti perché quando è così non si disturba». È vedova da 11 anni, suo marito Elio Casetta era un giurista molto stimato, autore del "Manuale di diritto amministrativo" e già presidente dell'Accademia delle Scienze a Torino, che ha voluto ricordarlo nel centenario della nascita con Gustavo Zagrebelsky.

LA SALUTE

L'attivismo è nel suo dna: «Ho fatto tante cose, grazie alla salute e non avendo mai avuto problemi economici. Mi piaceva sciare ma non sono riuscita a fare la discesa del monte Bianco». Occupano le sue giornate anche altre due passioni: «Ascolto tanta musica, sono abbonata alla stagione del teatro Regio e del Lingotto, oltre ai concerti ogni settimana al conservatorio di Torino. Poi ogni tanto gioco a bridge».

I VIAGGI

Una vita vissuta intensamente: «Ho viaggiato tanto, girando lungo i cinque continenti.
L'Italia resta unica, ne sono innamorata e chi se ne lamenta non si rende conto. Oggi guido ancora volentieri e mi sposto pure molto a piedi o con i mezzi pubblici». Qual è il suo elisir di lunga vita? «Non si deve smettere ma rallentare, bisogna mantenersi al meglio e avere sempre qualcosa da fare, come sostenevano gli egiziani cinquemila anni fa. Guardate Liliana Segre, che ha passato ciò che non ho vissuto io. All'Accademia delle Scienze ci sono anche tanti ultranovantenni lucidissimi che spesso fanno da relatori».

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