EVENTI VERTICALI IL CLOU
E' stato così anche in questo orrendo 2020 e gli spettacoli proposti, oltre 50, sono stati ancora una volta di qualità. A cominciare da eVenti verticali, l'eccezionale esibizione di acrobatica andata in scena venerdì sera a piazza Vittorio Veneto, che ha tenuto tutti con il naso all'insù e il fiato sospeso e che è stata il fiore all'occhiello di questa edizione numero 16. Bravi e apprezzatissimi anche i performer Mr Dyvinetz (autentica icona, visto che è tornato al Festival dopo 15 anni e che fu uno dei pochissimi artisti a cimentarsi nella prima pionieristica edizione, quella del 2005), Pynk Mary ed Eva Y compania; successo inoltre per il teatro/canzone di Andrea Rivera, molto applaudito sabato sera alla Villa comunale, di Edoardo Pesce domenica al Polo culturale, di Peppe Voltarelli, chansonnier salito sul palco della piazza venerdì, di Lorenzo Kruger, anche lui esibitosi al Polo culturale e talmente felice di esserci e di aver ripreso l'attività, da perdere il senso del tempo e cantare e suonare ben oltre il previsto. Miracoli che accadono a TolfArte, dove la magia pervade tutti: chi guarda, ma anche chi è protagonista degli spettacoli.
GLI ALTRI SPETTACOLI
Divertentissimi poi numeri di giocoleria di Dottor Stok, Niccolò Nardelli e soprattutto dei Clownspaventatipanettieri. E ancora il raffinato concerto del duo Musica muta, quello più popolare ma seguitissimo di Vincenzo Bencini domenica alla Villa comunale, quello altrettanto apprezzato dell'altra padrona di casa Alice Paba venerdì sera al Polo culturale, le ottime esibizioni di Gianluca Secco, anche lui di ritorno al Festival e Rosario Le Piane. Gradevolissimi gli intermezzi musicali dei Lestofunky venerdì sera. E come non ricordare i sempre suggestivi giochi di fuoco proposti quest'anno da Dely De Marzo in piazza Vittorio Veneto e della mascotte nonché beniamina di tutti i tolfetani, Piccola Grande Aurora (Morra), che ha offerto le sue evoluzioni nella deliziosa piazza Bartoli. Infine le mostre e gli incontri a Palazzo Buttaoni e a Palazzo dell'Orologio, il live painting di Simona Sarti al Polo culturale e il gettonatissimo Tolfakids che ha coinvolto e divertito decine di bambini.
FORZA INTRINSECA
TolfArte rispetta le regole e le restrizioni, ma non rinuncia a se stesso. Non potrebbe e non sarebbe giusto. Del resto, questo festival ha ormai una forza intrinseca che lo pone perfino al di sopra delle contingenze, sempre osservando le norme, s'intende. Una manifestazione che sa rinnovarsi, rigenerarsi, adattarsi a qualunque situazione e che quest'anno è stata il simbolo della rinascita, della ripresa. Non è un merito da poco.
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