Marco Conti
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di Marco Conti

Conte e il ‘coprifuoco fai da te’
Chi vince e chi perde
nella sfida dei Dpcm

Conte e il ‘coprifuoco fai da te’ Chi vince e chi perde nella sfida dei Dpcm
di Marco Conti
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Lunedì 19 Ottobre 2020, 11:01 - Ultimo aggiornamento: 20 Ottobre, 12:57

ROMA “Il coprifuoco fatelo voi”. Il fatto di non avere un partito e di essere sostenuto da un Movimento che ha pochi sindaci e nessun presidente di regione, ha indubbiamente aiutato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte a ribaltare sulle amministrazioni locali le decisioni per contenere il Covid.

D’altra parte questa volontà di decentrare gli interventi spiega anche perché il governo abbia deciso di non impugnare l’ordinanza del presidente della Campania attraverso la quale Vincenzo De Luca ha chiuso le scuole sino al 30 ottobre. Scelta, questa, non condivisa da Conte, ma rispettata.

Dalla tre giorni di trattative diurne e notturne esce sconfitto il Pd che non riesce ad imporre la linea del rigore e del coprifuoco nazionale malgrado abbia dalla sua anche Leu con il ministro Roberto Speranza. Nello scontro con la ministra della Scuola Lucia Azzolina perdono nell’ordine il sindaco De Caro, il governatore Bonaccini e il ministro Franceschini. Nessuno dei tre riesce a far passare l’obbligo della didattica a distanza per gli ultimi anni dei licei, mentre sullo scaglionamento degli orari si rimette la decisione ai presidi che difficilmente riusciranno ad organizzare i doppi turni o la scuola il pormeriggio che richiederebbe assunzioni ulteriori di personale non docente.

Su palestre e piscine tocca a Speranza concedere al collega Spadafora una settimana di tempo per verificare quante stiano applicando i protocolli sanitari.

Ma il colpo finale Conte lo assesta in conferenza stampa quando gli capita “casualmente” di rispondere ad una domanda sul Mes e sul suo utilizzo invocato più volte dal segretario del Pd Nicola Zingaretti. “Non è una panacea, mi costringerebbe ad aumentare le tasse o a tagliare la spesa e poi c’è lo stigma”. 

Nei prossimi giorni si vedrà dal numero di contagi se le misure saranno sufficienti, ma se non lo saranno e il governo dovrà di nuovo intervenire, è sin da ora chiaro di chi sarà la responsabilità.

Ma Conte i 5S hanno pochi sindaci e nessun presidente di regione e da ieri molti piccoli imprenditori e partite iva al loro fianco.

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