Quest'America
di Anna Guaita

 Una nuova carriera: riparare vecchi orologi

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Lunedì 23 Giugno 2014, 20:27 - Ultimo aggiornamento: 15 Febbraio, 08:05
  Con tutti questi orologi digitali in giro, sembrerebbe che il vecchio classico orologio meccanico sia destinato a scomparire. E invece è molto di moda, e gli orologi vintage possono costare un occhio della testa. Ma avete notato che in giro gli orologiai sono molto scarsi? Qui a New York ne conoscevo uno, su Lexington Avenue, che era in gambissima. Ma da vari anni ha chiuso bottega. Per far riparare alcuni orologi vecchi ma molto amati ho dovuto portarli con me a Firenze, dal vecchio orologiaio dei miei genitori, a Ponte Rosso. Questa carenza pare non sia stata notata solo da me. Uno dei più famosi ed esclusivi negozi di orologeria di lusso, Tourneau, qui a New York, ha deciso che era giunto il momento di creare gli orologiai di domani. Dopotutto, come si può vendere un classico orologio da polso a varie migliaia di dollari, se poi nessuno saprebbe ripararvelo se si ferma? Tourneau ha così lanciato la scuola per orologiai. La frequentano ragazzi dei licei tecnici della città di New York. Non tutti, ovviamente. Solo quelli che superano un piccolo ma feroce test di abilità e coordinamento occhio-dita: devono prendere una clip e piegarla a formare i numeri da 1 a 5. Se superano questo piccolo test, poi possono seguire due mesi di corsi con i migliori esperti del laboratorio Tourneau. E se superano questo corso di introduzione, poi possono essere ammessi ai tre anni di specializzazione. Ecco un mestiere che sembrava destinato alle ortiche, e che torna di moda, e non solo: paga pure bene. Non so se esista nulla di simile in Italia. Ma la Nbc è andata a fare un servizio su questi corsi. E i ragazzi hanno espresso reazioni e opinioni davvero commoventi: “Per me è emozionante – ha detto Edwin Larragui, un ragazzo che sostiene che il corso lo ha salvato dalla strada a da un futuro molto scuro -. Riportare in vita un orologio è bellissimo”. Ayushi Pant conferma: “Questo mestiere ti insegna a essere paziente, se vuoi ottenere dei risultati concreti”. E tutti hanno detto che sono felici di avere imparato un mestiere. In un certo senso quello che scrivo qui si riallaccia al blog precedente, E' sufficiente insegnare a un uomo a pescare? Come alcuni dei miei lettori avevano commentato là, insegnare a una persona o a due, cambia poco nell’immenso universo della povertà e della disoccupazione. E tuttavia, la lezione della Tourneau è importante: questi sono ragazzi che non avevano un futuro o una meta. Ora molti di loro hanno ora la possibilità di lavorare dignitosamente e guadagnare bene. Sono solo poche decine all’anno. Ma i loro volti soddisfatti, mi fanno dire che dopotutto “insegnare a pescare” è un’ottima strategia.
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