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di Luca Cifoni

Nascite: a settembre un (pallidissimo) raggio di sole

L'andamento delle nascite tra il 1949 e il 2018
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Lunedì 3 Febbraio 2020, 13:42 - Ultimo aggiornamento: 13:45
La prossima settimana l'Istat farà conoscere il primo bilancio sulle tendenze demografiche nel 2019. Sul fronte della natalità quello che è finito da poco è stato un altro anno fosco e alla fine il numero dei bambini venuti al mondo dovrebbe attestarsi con tutta probabilità intorno a quota 430 mila, con un'ulteriore riduzione sul 2018: l'undicesimo calo consecutivo. In attesa dei dati definitivi si possono però guardare quelli disponibili finora, che arrivano fino a settembre; e - proprio volendo cercare qualche motivo di ottimismo - constatare che nel nono mese dell'anno il numero dei bambini venuti al mondo è aumentato di 1.121 unità rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Sono 38.205 contro 37.084.

Si tratta verosimilmente di un'inversione di tendenza momentanea, in un contesto in cui nei dati sulle nascite a livello mensile esiste una certa variabilità indotta ad esempio da fattori di calendario (meno giorni feriali vogliono dire meno lieti eventi, perché una parte di questi è comunque programmata). E tuttavia potrebbe bastare per chiedersi se il fenomeno in corso sia così irreversibile, come suggerisce l'inesorabile restringimento della platea delle donne in età fertile, oppure se per qualche motivo le cose potrebbero cambiare. A darci un quadro (sconfortante) della realtà ci pensa il grafico inserito in questo post: il numero dei nati è una curva che dopo la limitata e parziale ripresa tra il 1996 e il 2008 ha ripresi a puntare velocemente verso il basso
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