​Clima, mucche svedesi nutrite con alghe rosse per capire quanto metano in meno producono con la digestione

Clima, mucche svedesi nutrite con alghe rosse per capire quanto metano in meno producono con la digestione
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Domenica 8 Ottobre 2023, 15:05

Oltre a piantare alberi e incentivare l'uso di auto elettriche per mitigare il livello di CO2 nell'atmosfera terrestre, in Svezia hanno fatto partire un progetto pilota che prevede di abbassare i devastanti tassi di metano prodotto dagli allevamenti bovini. In pratica le mucche verranno nutrite in modo differente, a base di alghe, per individuare una dieta con meno impatto per l'atmosfera. Proprio in questi giorni, dopo anni di studi, è stata avviata la fase preliminare che prevede un test nazionale sugli animali. «Tutti i dati raccolti nel fienile possono essere facilmente estratti ed elaborati. Dovremmo avere i primi risultati entro gennaio» ha affermato Petra Fant, una ricercatrice partecipante al progetto che durerà quattro mesi. Lo studio è portato avanti dallo Sveriges lantbruksuniversitet, l'università svedese di scienze agricole che lavora in tandem con l'agenzia per la protezione dell'ambiente. Secondo le aspettative, l'alimentazione quotidiana delle alghe rosse (dove il principio attivo è il bromoformio) può ridurre le emissioni di metano degli animali da carne fino al 90%. La scoperta sugli effetti positivi delle alghe era stata originariamente stata fatta da ricercatori australiani i quali hanno evidenziato la sua efficacia: impedisce davvero ai microrganismi nel primo stomaco della mucca di produrre metano.

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Il tema del contenimento del metano derivante da allevamenti intensivi di bovini e ovini è ritenuto cruciale per la lotta all'emergenza climatica visto che le stime dell'Onu hanno messo in luce numeri impressionanti: il 15% delle emissioni globali di gas serra sono il frutto della digestione dei bovini.

La digestione e i rifiuti delle mucche e di altri ruminanti producono metano, un gas che è 80 volte più potente dell'anidride carbonica nell'intrappolare il calore nell'atmosfera nei primi 20 anni dopo il suo rilascio. Il bestiame è quindi uno dei principali responsabili delle emissioni di metano che nel settore agricolo hanno raggiunto 142 milioni di tonnellate nel 2022, il triplo di quelle del settore petrolifero, secondo l'Agenzia internazionale dell'energia.

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