Non sembra esserci pace per i poveri elefanti africani della savana che, dopo essere stati decimati nei mesi scorsi in Botswana continuano ad essere presi di mira. Nonostante siano stati dichiarati specie a rischio estinzione, infatti, continuano a finire uccisi da cacciatori senza scrupoli che, a suon di dollaroni, sognano l'incontro con il gigante africano per potergli piazzare un paio di colpi dritti in fronte. Così, come non fosse già abbastanza, ecco arrivare la decisione dello Zimbabwe che prevede la vendita della vita di ben 500 elefanti ai possessori di fucili e portafogli di dimensioni adeguate. Sì perché per sparare ad un singolo esemplare, a seconda delle dimensioni, costerà dai 10 ai 70mila dollari. Cifre da capogiro che, secondo le intenzioni delle istituzioni di quel Paese, andrebbero a rimpinguare le casse mezze vuote di chi, sembra incredibile, si occupa proprio di salvaguardia animale.
Lo Zimbabwe, così come altri Paesi africani, è stato messo in ginocchio dalla pandemia che, di fatto, ha cancellato il turismo con le entrate economiche relative. "Mangiamo ciò che uccidiamo".
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