Sirente, Luca Nunzi travolto e ucciso dalla valanga: era un esperto di montagna

Sirente, Luca Nunzi travolto e ucciso dalla valanga: era un esperto di montagna
di Marcello Ianni
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Lunedì 15 Gennaio 2024, 07:38

Travolto e ucciso dalla valanga sul monte Sirente (L'Aquila): Luca Nunzi amava la montagna e dagli amici, anche loro appassionati, veniva considerato un escursionista tutt’altro che sprovveduto. Basta vedere la propria pagina Facebook dove campeggiano foto di montagne e promontori marini. Nunzi nel corso della sua vita ha cambiato diversi lavori. Ultimamente chi lo ha incontrato lo ricorda impegnato come operaio in una ditta di cancelli. Viveva a Monticchio con i genitori, non era sposato. 

Prima è scivolato per diversi e poi è stato trascinato più a valle dalla valanga da lui inavvertitamente provocata. Questa la ricostruzione della tragedia verificatasi ieri intorno alle 16 e iniziata con l’escursione per cinque aquilani, sorpresi da una valanga sul Monte Sirente nella zona del Comune di Secinaro. Uno di loro è morto sotto gli occhi dei quattro compagni di escursione: si tratta di Luca Nunzi di 45 anni, residente nella frazione di Monticchio.

A dare l’allarme gli stessi compagni. Sul posto è arrivato l’elicottero del 118 insieme alle squadre del Soccorso Alpino sia dei volontari del Cnsas che della Guardia di Finanza (Sagf). Il tecnico del Cnsas presente a bordo, una volta verricellato sul punto, ha individuato subito il 45enne travolto ma purtroppo le condizioni sono apparse da subito critiche e il medico presente a bordo dell’elicottero, nel frattempo sbarcato sul posto, non ha potuto far altro che constatare il decesso.

Le operazioni di recupero della salma e la messa in sicurezza dei compagni di gita via terra a opera dei tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo e degli uomini del soccorso alpino Guardia di finanza sono andate avanti per un po’.

Secondo una prima ricostruzione della tragedia fatta dai soccorritori, sembra che Nunzi, affrontando un tratto innevato sia scivolato e durante la caduta abbia involontariamente provocato una piccola slavina che lo ha trascinato con maggiore forza più a valle arrivando in un tratto di bosco. Le lesioni non gli hanno lasciato scampo. La salma è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale dell’Aquila, a disposizione dell’autorità giudiziaria che potrebbe disporre di ulteriori accertamenti prima di rilasciare il nullaosta per i funerali.

A quanto pare gli escursionisti erano muniti di picconi e ramponi, nonostante nel punto in cui si è verificata la tragedia non ci fosse molta neve. Il bollettino più recente del servizio Meteomont, divulgato venerdì alle 14, ha individuato un pericolo di valanghe da “Debole 1” a “Moderato 2”, pur considerando meno a rischio la zona del Sirente. Tuttavia, come si evince dal documento relativo ai monti abruzzesi, il problema valanghivo è comunque da tenere in considerazione in virtù della presenza del vento e di neve fresca, con strati di neve che si sovrappongono con temperature molto differenti.

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