Per il giudice napoletano, Parolisi non ha distratto soldi dal suo conto corrente per sottrarsi agli obblighi risarcitori stabiliti a suo carico dalla sentenza del gup di Teramo, Marina Tommolini - che lo aveva condannato in primo grado, il 26 ottobre 2012, all' ergastolo - ma al contrario, ha utilizzato i suoi risparmi in modo legittimo, corretto e trasparente, senza quindi, compiere alcun reato. «Siamo soddisfatti perchè il gip ha accolto integralmente le nostre argomentazioni difensive - hanno commentato i suoi legali Nicodemo Gentile e Federica Benguardato - e con il suo provvedimento ha ristabilito una 'verità', che per molto tempo, in modo assolutamente ingiusto, è stata messa in discussione».
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