Salvatore Parolisi

Salvatore Parolisi, condannato a 20 anni per l'omicidio di sua moglie, Melania Rea, torna libero. In permesso premio. L'ex militare - poi radiato dall'Esercito - ha scontato 12 anni della pena complessiva prevista dalla sentenza di condanna e può ora usufruire dei permessi giornalieri per lasciare la struttura carceraria dove è recluso. Parolisi venne arrestato il 19 luglio 2011. A processo con rito abbreviato, fu condannato all’ergastolo in primo grado, pena ridotta a 30 anni dalla Corte d’assise d’appello dell’Aquila. La Cassazione escluse l’aggravante della crudeltà, affidando la rivalutazione della pena ai giudici d’appello di Perugia. A carico di Parolisi, nel 2016, una condanna definitiva a 20 anni di carcere. Negli ultimi anni spesso si sono rincorse notizie su Parolisi uscito dal carcere di Bollate, grazie a permessi premio. Notizie, però, che non hanno mai trovato riscontri, nonostante l’ex militare sia sempre stato un detenuto modello e ormai da tempo può chiedere e usufruire di quei permessi che la legge prevede. E che ora ha chiesto e ottenuto. «Sarà dura, perché col mio nome è un po' così, poi ci sono pregiudizi...», ha detto in una intervista esclusiva a «Chi l'ha visto?» che lo ha intercettato all'uscita dal carcere. La bambina che quel pomeriggio del 2011 giocava sull’altalena del pianoro di Colle San Marco mentre il papà la spingeva, oggi è cresciuta. Ha addirittura cambiato cognome. Vittoria aveva solo diciotto mesi ed era nel seggiolone, in auto, quando il papà Salvatore Parolisi uccise con 32 coltellate sua madre. Quando è stata uccisa, Melania aveva 29 anni. Suo marito, così com’è emerso immediatamente, aveva un’amante, una soldatessa, Ludovica, che frequentava il 235esimo Rav Piceno, dove Parolisi era istruttore. Eppure Parolisi avrebbe agito senza «una preordinazione del delitto, senza una deliberata e meditata scelta di liberarsi di un ostacolo», la moglie, rispetto alla relazione extraconiugale da lui intrattenuta da tempo, ha stabilito la Cassazione. L’ex caporal maggiore ha sempre sostenuto la sua innocenza. Ha pianto. Ha parlato di amore per Melania, per poi tentare di nascondere maldestramente la sua seconda vita di cui la moglie non faceva parte.

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