«Vengo a casa e porto via tua figlia»: 19enne finisce ai domiciliari

Nei guai un ragazzo di Manoppello: per lui divieto di dimora a Rosciano. Il ragazzo, che guidava senza patente, poi si è fatto anche uno spinello davanti ai carabinieri

Vengo a casa e porto via tua figlia»: 19enne finisce ai domiciliari
di Patrizia Pennella
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Martedì 13 Febbraio 2024, 10:05

L’apprensione della madre, a ben vedere, non era completamente immotivata, visto lo show che quel ragazzo, che lei proprio non vuol vedere insieme alla figlia, ha messo in moto l’altro pomeriggio per portare con sé la fidanzatina. Che adesso per un po’ avrà qualche difficoltà a incontrare. Lui ha 19 anni ed è di Manoppello, lei 17 e vive a Rosciano, entrambi della provincia di Pescara, con la famiglia, che non gradisce affatto la frequentazione e lo ha detto più volte. Ma lui non molla. Sabato pomeriggio la telefonata che ha allarmato la madre della ragazza: lui le ha detto chiaramente, e a quanto pare non molto gentilmente, che sarebbe passato a prendere la fidanzata in auto per portarla via. Spaventata già dalla sola ipotesi e comunque dai toni che ha raccontato essere non propriamente bonari, la donna ha deciso di chiamare i carabinieri e di chiedere aiuto: la chiamata è arrivata alla centrale operativa di Penne.


LE RICERCHE
I carabinieri della stazione di Rosciano, diretti dal capitano Alfio Rapisarda, si sono messi alla ricerca del diciannovenne, aiutati anche dai colleghi delle stazioni di Alanno e di Catignano. I timori della donna sono stati raccolti dai militari che hanno cercato di stringere il più possibile i controlli, anche per evitare che la situazione prendesse una brutta piega, viste le premesse. Il ragazzo è stato intercettato a poca distanza dall’abitazione della ragazza: i carabinieri lo hanno sottoposto a identificazione e si sono resi conto che il diciannovenne, al volante di quella macchina non poteva starci, visto che non ha ancora la patente. Lui il problema, a quanto pare, non se lo era posto più di tanto. I militari sono quindi andati avanti con la procedura prevista dal codice della strada che prevede oltre al fermo amministrativo del veicolo anche una sanzione di oltre cinquemila euro.


LA PROVOCAZIONE
Intanto, senza fare una piega, il diciannovenne si è preparato uno spinello sotto gli occhi dei carabinieri, lo ha acceso e ha iniziato a fumarlo. Di fatto provocando i militari. Che a quel punto hanno anche deciso di effettuare una perquisizione alla ricerca di sostanze stupefacenti. Ed è stato in quel momento che il ragazzo ha scaricato contro i carabinieri insulti e improperi di ogni tipo, tentando di eludere i controlli ed evitare che gli venisse contestata la sanzione, con sequestro della droga. Una reazione incredibile che i militari sono riusciti a fermare, ma che ha aggiunto un’ulteriore accusa a quelle già messe in fila dall’arrivo a Rosciano. Così è finita con un arresto per resistenza a pubblico ufficiale e una denuncia per oltraggio e guida senza patente. Il ragazzo è stato quindi riaccompagnato a Manoppello, nella sua abitazione, agli arresti domiciliari. Ieri mattina all’udienza di convalida a palazzo di giustizia il magistrato ha confermato il provvedimento precautelare e ha disposto nei confronti del diciannovenne la misura più attenuata del divieto di dimora a Rosciano. Per un po’ non potrà più andare a trovare la fidanzatina. Non senza violare le disposizioni del magistrato.
 

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