Nicola D'Angelo, il malore improvviso e la morte in Germania: aveva 38 anni ed era di Pescara

Era uno dei quattro figli di Aladino D’Angelo, titolare dell’omonimo bar sulla piazza di Penne, in provincia di Pescara

Nicola D'Angelo, il malore improvviso e la morte in Germania: aveva 38 anni ed era di Pescara
di Berardo Lupacchini
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Martedì 8 Novembre 2022, 10:29 - Ultimo aggiornamento: 25 Febbraio, 00:17

Una morte improvvisa, forse un malore. Nicola D’Angelo è stato trovato senza vita nella serata di domenica a Francoforte. Aveva 38 anni compiuti da poco ed era uno dei quattro figli di Aladino D’Angelo, titolare dell’omonimo bar sulla piazza di Penne, in provincia di Pescara. Non si riesce a saperne di più dalle autorità tedesche: ieri il consolato di Francoforte contattato telefonicamente risultava chiuso. La notizia della morte di D’Angelo ha fatto il giro di Penne, rimbalzata sui social con tutto il suo carico di dolore. Tantissimi i messaggi di cordoglio per un giovane ben voluto, un giovane allegro, innamorato della vita: basti guardare la galleria di foto sul suo profilo per rendersene conto. Tifosissimo del Penne calcio, non mancava mai di parlarne e di scriverne con gli amici. Viveva da tempo a Memmingen dopo aver lasciato Penne dove era stato anche amministratore di una società, ma gli affari non erano andato come voleva ed era stata sospesa. D’Angelo si faceva chiamare Nicola “Doic” D’Angelo, con riferimento fonetico alla Germania. A Memmingen lavorava in una ditta che opera nella manutenzione delle strade.

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LE ULTIME ORE Venerdì scorso in serata  era andato  a Francoforte da amici e la morte lo avrebbe colto lì. Era stato a Penne di recente con la consueta allegria e il suo bel sorriso. Al vaglio della polizia le ultime ore del giovane pennese per chiarire che non vi siano responsabilità di terzi. «Tempo qualche settimana sarebbe tornato definitivamente a Penne», dice  Luca Di Simone, un suo amico E invece il destino se l’è portato via.

Ieri è partito per la Germania un fratello di Nicola che vive ad Udine per cercare di capirne di più e concordare le modalità di espatrio della salma, soggetta forse all’autopsia.

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Molto conosciuto a Penne, e non solo. Massimo riserbo comunque da parte della famiglia notissima per l'attività al bar; si tratta di un locale storico della piazza dove nel 1975, con un’altra gestione tuttavia, si registrò la clamorosa vincita di quasi 750 milioni di lire al totocalcio.
Cosa sia accaduto al 38enne è per ora un mistero e la domanda gira per Penne. Un malore probabilmente lo avrebbe ucciso. Nelle prossime ore se ne saprà di più. «Solo tu saresti capace di spiegare tutto… io posso solo ricordarti per la bella persona che eri», scrive Sergio D’Addario su Facebook.  Tantissimi i commenti. Anche da  amici tedeschi che stanno partecipando sui social al dramma della famiglia D’Angelo. Diversi i post carichi di tristezza. 

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