«Non mi interessa - ha risposto Di Toro - piuttosto il Comune chieda alle ditte a cui ha appaltato il servizio se questo è il modo di lasciare la piazza in un centro storico. Pagherò la multa e mi beccherò la denuncia - continua l’imprenditore - io amo questa città e non sopporto che sia maltrattata così». In attesa della causa e della multa, se non altro Di Toro potrà contare sulla solidarietà dei cittadini, pronti a fare una colletta («ma io non ne ho bisogno») e a sostenere il suo gesto. «E’ il primo vero atto concreto che si fa per celebrare il bimillenario di Ovidio - hanno commentato alcuni cittadini - quella montagna di ghiaccio nera era indecorosa e indegna. Grazie a questo privato cittadino (che non ha voluto un centesimo né dai passanti, né dal Comune, ndr) oggi possiamo tornare a vivere la nostra piazza. Il Comune dovrebbe premiarlo, altro che multarlo».
In effetti il lavoro è stato fatto in poche ore e ad opera d’arte, con tanto di rimozione manuale del ghiaccio nei pressi della base in marmo della statua per non rovinarla e deposito presso il piazzale Ruggieri dove si trova gran arte della neve rimossa durante la grande nevicata di gennaio. «Sarebbe bastato avvertire il Comune del lavoro che voleva fare - spiegano da palazzo San Francesco - per non incorrere in violazioni di legge che, in quanto tali, devono essere punite. Anche perché, altrimenti, chiunque d’ora in poi potrebbe sentirsi in diritto di fare quel che vuole».
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