Con l’ arresto di ieri il suo incubo è finito. Avuti i sentori dei maltrattamenti è scattata l’indagine dei carabinieri della stazione di Archi unitamente ai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Atessa, coordinati dal capitano Marco Ruffini. Un lavoro delicato e continuo, anche attraverso intercettazioni ambientali, per riuscire a capire nella realtà dei fatti ciò che accadeva in quella casa. Alla fine i carabinieri sangrini hanno scoperto che in queste intermibinabili settimane di violenza domestica era lo stesso figlio della vittima ad aver creato un vero e proprio clima di terrore dentro casa dove conviveva con l’anziana madre. Uno stato di paura tale che l’ha spinta a subire le prevaricazioni. Oltretutto l’anziana donna veniva costantemente ingiuriata e disprezzata, botte e minacce a parte, al punto che in lei sono scaturite ansia e paura tanto da spingerla a subire passivamente i maltrattamenti senza denunciare i fatti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA