La vicenda ha preso le mosse nel 2014 quando la ragazza si è trasferita in Italia in cerca di lavoro ed ha conosciuto il connazionale che l'ha convinta di essere in grado di trovarle un lavoro stabile e che l'ha ospitata a casa sua, fino ad intraprendere con lei una relazione sentimentale. Ma l'uomo ben resto si è rivelato violento, possessivo e geloso: non la lasciava uscire se non in sua compagnia, la costringeva ad avere rapporti sessuali in cambio dell'ospitalità offertale e col tempo l'ha avviata, picchiandola e minacciandola, alla prostituzione. La donna per anni non trovato il coraggio di ribellarsi, nemmeno quando M.C. le ha fatto fare degli scatti osé destinati ad un sito specializzato per pubblicizzare l'attività di prostituta: gli accordi fra i due prevedevano una sorta di "società" in cui i proventi sarebbero stati divisi a metà ma in realtà l'uomo tratteneva per sé quanto guadagnato dalla donna, lasciandole appena l'indispensabile per vivere. E’ solo quando, alle prime rimostranze della ragazza, stanca ormai di quella vita, l'uomo l'ha minacciata di andare in Romania per bruciare la casa dove vive il figlio di lei che ha cinque anni, la 23enne ha trovato il coraggio di denunciare tutto ai carabinieri.
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