Il dibattito sulla crisi del Pd all'Aquila/ «Indispensabile
ricostituire e far funzionare i circoli sul territorio»

Mario Basile
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Domenica 14 Giugno 2020, 15:01 - Ultimo aggiornamento: 15:06
Leggendo su questo giornale alcune riflessioni sul Pd, non si può ripartire dal dato di fatto che questo partito, al di là della parentesi renziana, è, allo stato attuale, l’unica organizzazione non personalistica e democratica con luoghi di confronto e di discussione. E’ l’unico punto di riferimento di una società che si riconosce nei valori della solidarietà e del riformismo progressista.

Il problema oggi è proprio questo! Come ritrovare un luogo fisico e organizzativo di incontro, di socializzazione come erano un tempo i partiti dove, come diceva Gaber, trovavi “il senso dell’appartenenza”. Per tale motivo è necessario, indispensabile ricostituire e far funzionarie i circoli sul territorio oggi praticamente inesistenti.
Occorre recuperare passione per la politica intesa come servizio alla società, come filosofia di vita e non come semplice populismo per accontentare la gente allo scopo di avere solo consenso elettorale e spesso personale!

Per fare ciò non basta solo dare responsabilità o addirittura colpe a chi nel nostro territorio ha ricoperto ruoli istituzionali e di cui non si può disconoscere il lavoro svolto in questi anni ed in particolare in quelli segnati dal terremoto del 2009. Se non fosse stato per loro saremmo ancora a “caro amico...! soprattutto se vogliamo ricordare a noi stessi i tentativi di spoliazione dell’Aquila, della sua Università e i progetti sciacalli per fare una nuova città destinando l’antica a chissà quali idee speculative!

Leggi gli interventi finora nel dibattito
- L'analisi di Angelo De Nicola
- L'intervento di Stefano Palumbo
- L'intervento di Edoardo Caroccia


Il cosiddetto “partito leggero”, nato con Veltroni, e le primarie senza regole “a monte”, spesso inquinate dalla partecipazione di personaggi di altra cultura politica, hanno sconvolto l’immagine di un partito di centrosinistra dando l’opportunità a figure, meglio definire “figuri”, che cercavano spazio politico solo per avere candidature, prebende ed incarichi istituzionali e professionali emarginando militanti, amministratori con anni di esperienza che forse avevano un unico difetto, quello di avere una propria visione politica e una propria autonomia di pensiero non confacente ad un altro tipo di politica e a diversi modi di intendere la politica! Mi chiedo: perché non si è mai visto un qualsiasi dei cosiddetti “peones” andare oltre certe candidature se non, al massimo, quello di essere candidato alla Provincia?
Cosa poi dire della deriva delle “zone interne” anche a seguito di tragici eventi sismici? Forse perché poco appetibili serbatoi elettorali, esse sono state trascurate dalla politica dei fatti concreti al di là di periodici proclami elettorali visto i tempi della ricostruzione e la fine che hanno fatto i contenuti e i provvedimenti conseguenziali previsti dalla vecchia Legge 97 del 1994 sulla montagna e che fine hanno fatto le politiche dei Parchi oggi ridotti a semplici orpelli istituzionali!
La colpa è anche degli amministratori locali troppo appiattiti sui politici di riferimento, nonché la mancanza di progettualità intercomunale capace di creare occupazione per la gestione di servizi e strutture sostituita da progetti ridotti spesso a semplici banalità! “Mancanza di stoffa o di male allevamento”? Forse l’uno e l’altro! Si dice “La politica è servizio! Non c’è bisogno di cariche pubbliche per farla!”, parole sacrosante!

er questo occorre che la politica del Pd si riappropri della città, del territorio nel suo insieme per creare anche una nuova leva di amministratori preparati e non di improvvisatori! Non si può disconoscere che da oltre 20 anni è andata via via scemando la passione facendo prevalere una sorta di apatia e di accondiscendenza supina alla classe dirigente politica e burocratica!
Occorre recuperare un grande progetto nazionale che parta dalla scuola, dalla società per poter di nuovo mettere in campo passioni, senso civico, idee, strategie per far comprendere alle nuove generazioni che la politica non è possibile ridurla a soli intrighi che purtroppo esistono dai tempi dell’antica Roma, da quando esiste l’uomo e che esiste in ogni nostra azione quotidiana!

Mario Basile*
*Già sindaco di Castel del Monte
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