L’Aquila, nei progetti Case balconi “difettosi” sostituiti da ringhiere

L’Aquila, nei progetti Case balconi “difettosi” sostituiti da ringhiere
di Daniela Rosone
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Venerdì 24 Maggio 2019, 15:44
L’AQUILA - Balconi che potrebbero risultare alla lunga “difettosi” sostituiti da piccole ringhiere. Già da qualche giorno una ditta esterna incaricata dal Comune dopo regolare bando di gara sta intervenendo su diversi progetti case per “tagliare” i balconi degli appartamenti e sostituirli con delle ringhiere. La decisione è stata presa dopo diverse segnalazioni giunte anche dai residenti sin dal 2017. I sopralluoghi effettuati dai tecnici hanno permesso di accertare che, in molti casi, il legno sotto la pavimentazione era ammalorato e mal ridotto anche a causa del tempo e dell’usura. Per evitare situazioni spiacevoli e di pericolo l’ente ha così deciso di sostituirli laddove i balconi fossero della stessa tipologia costruttiva di quelli che avevano dato già problemi in alcuni complessi abitativi. In questi casi il balcone con il tradizionale basamento lascerà spazio ad una semplice ringhiera senza possibilità di affacciarsi, si vedrà in seguito se saranno ricostruiti o se si lasceranno così. Un lavoro a spese del Comune ma l’intervento di certo eviterà l’accadere di episodi spiacevoli e che hanno fatto scalpore, costringendo poi l’ente a sgomberare gli appartamenti e a trasferire le famiglie altrove. Si sta intervenendo preventivamente in tutte le palazzine che hanno i balconi della stessa tipologia di quelli di Cese di Preturo. I lavori stanno riguardando diverse zone e, in particolar modo, a Sassa nucleo industriale, a Pagliare di Sassa e a Cese di Preturo dove ci fu il famoso e tristemente noto crollo dei balconi. Lavori che riguardano 8 piastre con 20 balconi ciascuna per un totale di 24 alloggi per piastra. Ci si sta muovendo anche sul discorso delle assicurazioni e delle polizze. Se un domani andando avanti con le pratiche le assicurazioni dovessero riconoscere i danni il Comune potrebbe riprendersi queste cifre. I lavori sono iniziati da qualche giorno e dovrebbero concludersi a breve. Non è stato necessario spostare le famiglie in altri appartamenti perché si lavora dall’esterno con dei ponteggi. L’intervento, in questo caso, si inquadra nella logica di non “sprecare” altro patrimonio immobiliare. Come documentato da questo giornale le piastre abbandonate proprio a causa dei balconi pericolanti sono state saccheggiate e spesso abitate da abusivi. Per questo si sta cercando di effettuare quella manutenzione necessaria per evitare di dover lasciare altre piastre libere. L’ente poi dovrà decidere cosa fare delle palazzine sgombere e danneggiate. Se riportarle a nuova vita o abbatterle anche se questa ipotesi appare improbabile. Ciò che chiede la gente oggi è di decidere come riqualificare questo immenso patrimonio immobiliare la cui gestione di certo è complessa, anche a tutela di chi in queste abitazioni provvisorie ancora deve viverci a tempo indeterminato. Il Comune dell’Aquila, in tal senso, qualche accordo lo ha già stretto e qualcun altro lo stringerà. Di certo sarà complesso intervenire su quelle palazzine che hanno bisogno di numerosi interventi di manutenzione e ricostruzione per tornare agibili.
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