Muore a 49 anni dopo le dimissioni dall’ospedale. I medici: «Torni per l’intervento»

A Roberto Tulliani, pastore di Prezza, diagnosticata un'ernia da operare la settimana dopo: forti dolori a casa poi il decesso

Muore a 49 anni dopo le dimissioni dall’ospedale: «Torni per l’intervento»
di Patrizio Iavarone
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Domenica 23 Luglio 2023, 08:18

È morto martedì scorso in casa, in preda a dolori lancinanti e dopo essere stato dimesso dall’ospedale di Popoli con una diagnosi di ernia inguino-scrotale sinistra ed ernia inguinale destra. Motivo per il quale a Roberto Tulliani, quarantanove anni di Prezza, in provincia dell'Aquila, i medici del nosocomio popolese avevano dato appuntamento per il prossimo martedì, al fine di eseguire un intervento chirurgico. In sala operatoria, però, l’uomo non è mai entrato: dopo la visita in ospedale, Tulliani ha continuato ad accusare forti dolori all’addome che erano iniziati il giorno prima.
Già da lunedì mattina il 49enne si era recato al pronto soccorso di Popoli e qui era rimasto fino al tardo pomeriggio, quando i medici, dopo una Tac, avevano diagnosticato l’ernia e disposto un intervento chirurgico d’urgenza, un’urgenza che, però, non poteva essere evasa prima di martedì prossimo. Tulliani era così tornato a casa e per tutta la nottata e la giornata seguente aveva continuato ad accusare dolori. Nella serata di martedì, così, i familiari si erano decisi a chiamare l’ambulanza del 118 che però, giunta sul posto, non ha potuto far altro che constatare la morte dell’uomo. Formalmente per arresto cardiaco, ma senza alcuna diagnosi. Giovedì scorso si sono tenuti così i funerali, ma ieri l’avvocato della famiglia ha presentato una denuncia chiedendo che sia eseguito sulla salma l’esame autoptico. La procura di Pescara, a cui è stato indirizzato l’esposto, dovrà così decidere, presumibilmente domani, se riesumare la salma ed eseguire l’autopsia, altrimenti si dovrà procedere civilmente.
Roberto Tulliani, pastore molto conosciuto in paese, non sembra soffrisse di particolari patologie e questo rende ancor più misteriosa la sua morte. La famiglia vuole capire se nella gestione dell’urgenza ci sia stata negligenza o imperizia da parte dei medici, ecco perché la denuncia è stata fatta direttamente alla procura di Pescara (competente sull’ospedale di Popoli), anziché a quella di Sulmona che invece copre la giurisdizione di Prezza dove l’uomo, nei fatti, è deceduto.

«Era una persona piena di energia – raccontano in paese – si alzava ogni mattina alle sei per accudire le pecore e non aveva vizi». Una brava persona, insomma, semplice e dedita al lavoro, la cui morte ha colpito la comunità prezzana e soprattutto la famiglia che, dopo lo choc iniziale, ha deciso ora di adire le vie legali perché siano accertate eventuali responsabilità. A partire dal fatto che quel ricovero d’urgenza, fosse stato dilatato di otto giorni senza ricovero, senza aver fatto, dicono i familiari, indagini approfondite: «Non un elettrocardiogramma, né un’analisi del sangue - sostengono - se si trattava di un’urgenza perché non lo hanno ricoverato o sottoposto a terapia?». Domande a cui ora la procura di Pescara è stata chiamata a dare risposte.
 

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