Il braccio del robot rotante lo colpisce alla testa: grave operaio di 42 anni

Il braccio del robot rotante lo colpisce alla testa: grave operaio di 42 anni
di Walter Berghella
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Domenica 18 Aprile 2021, 10:55 - Ultimo aggiornamento: 11:00

Secondo incidente sul lavoro in fabbrica in questo mese. Ieri un dipendente della Mavepa Itlya di Atessa, in provincia di Chieti, è rimasto seriamente ferito alla testa colpito dal braccio di un robot rotante. L’operaio D.B., 42 anni, di Torino di Sangro, è stato ricoverato in prognosi riservata al reparto di neurochirurgia dell’ospedale di Pescara per un pesante trauma cranico. L’incidente sul lavoro è avvenuto attorno alle 7.30. Il dipendente della Mavepa, con stabilimento in contrada Saletti, è rimasto improvvisamente ferito dal macchinario che stava utilizzando e che ha un complesso sistema di rotazione a 360 gradi.

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Con ogni probabilità potrebbe essersi trattato di una distrazione momentanea da parte del manovratore del sofisticato macchinario necessario nella lavorazione di stampaggi e lavorazioni lamiere di cui l’azienda è altamente specializzata, come nel caso dell’analoga produzione di stampaggi e dime di controllo. Secondo i primi rilievi l’operaio si sarebbe avvicinato troppo al macchinario che era in movimento e il bordo l’ha poi preso in pieno alla testa. Prontamente soccorso dopo l’incidente sul lavoro, l’operaio è stato elitrasportato dal 118 a Pescara. Il dipendente è apparso comunque cosciente e ha potuto parlare con i familiari, ma per il brutto colpo ricevuto alla testa era necessario tenerlo sotto stretta osservazione medica. Per le indagini sono intervenuti sul posto i carabinieri della compagnia di Atessa, diretti dal capitano Alfonso Venturi, e l’ispettorato della sicurezza sui luoghi di lavoro della Asl.

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Alla luce delle modalità dell’incidente la procura di Lanciano  non ha ritenuto di dover porre sotto sequestro il robot. La stessa azienda è da tempo impegnata al rispetto dell’ambiente e della sicurezza sul posto di lavoro.

La Mevepa srl originariamente è nata nel 1997 a Tornareccio posizionandosi inizialmente nel settore dello stampaggio e della saldatura. Successivamente è divenuto un punto riferimento nel mercato di riferimento vincendo anche la nuova scommessa di investire nella ricerca e nello sviluppo. Si trasferisce così nell’area produttiva della Val di Sangro acquisendo 2 nuovi stabilimenti, totale 8 mila metri quadri, e incrementando la produzione nel settore dello stampaggio, punzonatura, taglio, piegatura e saldatura di diversi tipi di metallo, lavorazioni di curvatura tubi, quindi stampi per la tranciatura a freddo. 

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