Una densa colonna di fumo nero e un odore terribile che il vento ha sparso in una vasta area della Val Pescara. Ci sono volute ore di lavoro, ai vigili del fuoco, per avere ragione dell'incendio che ha letteralmente devastato un'azienda di Manoppello Scalo, la Idroitalia, con sede sulla Tiburtina a non molta distanza dal confine con Brecciarola di Chieti. E' stato subito evidente che si trattava di una situazione complessa da affrontare: all'interno dello stabilimento si effettuano produzioni di stampi, modelli e prototipi a controllo numerico nel settore nautico e industriale.
Secondo le prime informazioni in fabbrica ieri non era presente personale e le lavorazioni in corso erano tutte automatizzate. L'incendio sarebbe stato originato da un corto circuito, che potrebbe essere partito da una fresa. La presenza di resine e di altro materiale infiammabile ha fatto sì che le fiamme si espandessero con grande rapidità e questo ha reso ancora più difficile il lavoro dei soccorritori: i vigili del fuoco sono arrivati con squadre da Pescara, Alanno e Chieti.
Tanti i residenti che, preoccupati, si sono avvicinati alla fabbrica per cercare di capire cosa stesse succedendo. In pochissimo tempo a qualche centinaio di metri dalla struttura in fiamme si è radunato un cospicuo gruppo di persone. Il sindaco Giorgio De Luca e la vice Giulia De Lellis sono andati a verificare in prima persona la situazione, anche per valutare la necessità di un'ordinanza a tutela della salute pubblica. Sono in attesa di un parere dei tecnici dell'Arta, arrivati per effettuare un monitoraggio dell'aria.
Sulla base dei risultati il sindaco deciderà esattamente quali decisioni assumere: ma già a tutti i residenti viene raccomandato di mantenere chiuse porte e finestre e di ritirare in casa eventuali panni stesi. Vale per Manoppello, ma anche per altri centri interessati dalla presenza del fumo, come Chieti Scalo, Cepagatti e Rosciano.
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