Gran Sasso, riparte la funivia ma con capienza e velocità ridotte

Gran Sasso, riparte la funivia ma con capienza e velocità ridotte
di Stefano Dascoli
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Giovedì 11 Gennaio 2024, 08:03

La funivia del Gran Sasso riapre con effetto praticamente immediato - oggi o più probabilmente domani -, salvando così la stagione invernale che si approssima anche grazie alle prime nevicate, ma con l’obbligo di osservare prescrizioni piuttosto stringenti e di sostituire le funi su cui viaggiano le due cabine non appena l’inverno lascerà spazio alla bella stagione. Per l’apertura vera e propria della stazione si dovranno attendere almeno tre giorni di lavoro sulle piste per sistemare la neve.

Si è chiuso così il vertice che si è tenuto ieri a Roma convocato dai vertici dell’Ansfisa, l’Agenzia nazionale per la sicurezza a delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali. Di fronte al direttore Domenico Capomolla e al responsabile della Direzione generale per la sicurezza trasporti a impianti fissi, Pietro Marturano - colui che aveva chiesto approfondimenti tecnici sulle funi, sospendendo l’operatività - si sono seduti l’amministratore del Centro Turistico del Gran Sasso, Dino Pignatelli e il dirigente del Comune, Vincenzo Tarquini. Il confronto ha prodotto una soluzione-ponte che permetterà la stagione bianca in piena sicurezza per gli utenti. La funivia tornerà a funzionare in tempi rapidi, dunque, ma sotto stretta osservazione attraverso l’obbligo di controlli giornalieri sulle funi da parte di tecnici terzi e report settimanali da inviare all’Ansfisa, capienza e velocità ridotte (parametri che saranno definiti a strettissimo giro nel provvedimento tecnico che sarà inviato al Ctgs) e con l’impegno a cambiare tutte e quattro le funi appena sarà possibile. Operazione, questa, tutt’altro che semplice per tempi e soprattutto costi.

Ma in ogni caso sarà fatta. È che se in questo periodo di “osservazione” dovessero emergere problemi, la chiusura dell’esercizio sarà immediata. Il sindaco Pierluigi Biondi aveva polemizzato sui tempi della scelta, dall’Ansfisa non arrivano commenti, ma trapela il fatto che è stato fatto di tutto per trovare un punto di equilibrio in grado di tutelare le esigenze economiche e soprattutto la sicurezza. 

«L’incontro è stato positivo e costruttivo - ha commentato a caldo l’amministratore del Ctgs Dino Pignatelli -, abbiamo controbattuto alle perplessità dell’Agenzia ribadendo che la funivia è sicura, norme e verifiche tecniche alla mano». 

Per il sindaco Biondi «i segnali sono incoraggianti, ci auguriamo che la vicenda, per alcuni aspetti paradossale, possa concludersi in maniera positiva per la nostra montagna e di conseguenza i lavoratori del Centro Turistico, gli operatori e gli imprenditori. La priorità per questa amministrazione è sempre stata e continuerà a essere la sicurezza ed è per questo che abbiamo impiegato risorse significative per ottemperare alle richieste di approfondimento». Biondi ha ringraziato il sottosegretario al Mims, Galeazzo Bignami e il governatore Marco Marsilio. Per i senatori di Fratelli d’Italia, Guido Liris ed Etel Sigismondi, che ieri hanno incontrato i vertici dell’Ansfisa, «dall’attività svolta dal Comune e dal Ctgs e dalle documentazione tecniche che hanno presentato si evince come il livello di sicurezza rispetti a pieno le normative».

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