Pescara, una fiaccolata per Ale ucciso a colpi di pistola

Pescara, una fiaccolata per Ale ucciso a colpi di pistola
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Domenica 25 Marzo 2018, 11:03
«Vi chiedo di accendere una candela per la verità di Ale. Chiedo a tutti di venire a questa camminata. Venite con noi per la verità». E' uno degli ultimi appelli rivolti su facebook da Laura Lamaletto, la madre di Alessandro Neri, il ragazzo di 28 anni di Spoltore trovato ucciso a colpi di pistola l'8 marzo scorso a fosso Vallelunga. Un invito a tutti a partecipare alla fiaccolata, in programma questa sera in centro, per non segnere i riflettori sulla morte misteriosa di Alessandro. «Per la verità», come continua a ripetere.

L'appuntamento è alle 19 di oggi nel piazzale della stazione vecchia, davanti alla locomotiva. Poi con le torce dei cellulari in mano si percorreranno corso Umberto, piazza Salotto sino ad arrivare alla Nave di Cascella. Da qui si tornerà verso piazza Salotto. «Nessuno – sottolinea la donna in un video – sa ancora la verità. Aiutatemi a ricercarla. A chi invece ha commesso questo grave errore, a chi ha sparato a mio figlio, continuo a chiedere di confessare. Mi rivolgo anche alle loro madri. Vi prego confessate». Poi aggiunge che non mollerà. Dal punto di vista delle indagini, emergono elementi interessanti ossia che proprio nell'ultimo periodo Alessandro più volte aveva fatto formattare il suo computer e i suoi telefoni. Per cancellare che cosa? Cosa voleva nascondere?

Stanno cercando di scoprirlo i carabinieri insieme ai finanzieri del nucleo di polizia economica-finanziaria, i quali si stanno occupando di ricostruire la storia patrimoniale e societaria della famiglia ma anche i movimenti economici del ragazzo. E dai primi accertamenti è già venuto fuori che aveva a che fare con due società, oggetto tre giorni fa di perquisizioni e sequestri. Società non a lui direttamente riconducibili ed estranee alle attività della famiglia. Dall'esame delle carte, si punta ora a capire che tipo di rapporti avesse con esse e se abbiano in qualche modo a che fare con la sua morte. Delle due società nessuno fino all'altro ieri sapeva nulla. Per parenti e amici, lui acquistava all'asta auto per poi rivenderle. Un altro mistero di questa vicenda.
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