Delitto a Cuba, spunta un testimone a favore del falegname di Roseto (che cambia carcere)

Delitto a Cuba, spunta un testimone a favore del falegname di Roseto (che cambia carcere)
di Tito Di Persio
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Mercoledì 20 Marzo 2024, 07:17

Cresce l’apprensione per Rolando Di Gregorio, il falegname 56enne di Roseto degli Abruzzi arrestato a Cuba con l’accusa dell'omicidio dell'imprenditore calabrese Francesco Sciammarella di 76 anni: gli hanno comunicato che verrà trasferito dal centro di detenzione a Las Tunas, dove è stato rinchiuso sabato 2 marzo, in un altro carcere. «Per questa cosa, un mio amico che sta seguendo la vicenda a Cuba, mi ha detto che Rolando è nervosissimo», fa sapere il fratello Giannino, che nel frattempo si sta anche occupando della madre malata.

«E tutto questo – aggiunge - mentre si attende che i giudici del posto decidano se concedergli la libertà su cauzione. Questa notizia del trasferimento non mi rincuora ed ha creato una certa apprensione sullo stato d’animo di mio fratello». Sempre Giannino fa sapere che è venuto a conoscenza che durante il litigio, oltre all’altro operaio del teramano che era con lui a lavorare e presente quella sera, c’è un secondo testimone: «È un ex poliziotto in pensione che, a quanto mi riferiscono, ha rilasciato ai suoi colleghi una ricostruzione dei fatti dettagliata».

Questo agente pensionato ha detto ai suoi ex colleghi di aver visto il rosetano arrivare in auto e subito dopo l’imprenditore calabrese con lo scooter. Quest’ultimo, gli avrebbe richiesto i 500 dollari indietro e, al suo rifiuto, lo avrebbe colpito con il casco.

Nella lite, Di Gregorio avrebbe spinto il calabrese che è caduto all’indietro battendo gravemente la testa. Tuttavia, è necessario prendere in considerazione la ricostruzione fornita dalle autorità cubane: il rosetano avrebbe ottenuto un prestito di 500 dollari da Sciammarella qualche mese fa e quando quest'ultimo ha chiesto la restituzione nella serata di venerdì primo marzo a Las Tunas, si sarebbe scatenato un litigio che ha poi portato alla tragedia. L'autopsia ha determinato che la morte del calabrese è stata causata da un colpo alla testa con un oggetto contundente, ma secondo la versione fornita da Di Gregorio, Sciammarella avrebbe battuto la testa contro lo spigolo di un gradino, cadendo all'indietro. Di Gregorio, sposato e con tre figli, è partito per Cuba da Scerne di Pineto il 13 maggio 2023 per avviare una fabbrica di porte per una grossa azienda della zona.

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