Nell’immediato è stato seguito in Pronto soccorso per tutti gli accertamenti del caso. La polizia municipale si è occupata dei rilievi per stabilire la dinamica e idividuare eventuali responsabilità. Il fatto che l’investimento sia accaduto su corso Vittorio Emanuele, strada sulla quale vige il limite di velocità a 30 chilometri orari, mette in evidenza i gravi rischi in caso di velocità eccessiva a fronte della scarsa sicurezza in quel tratto riaperto al traffico veicolare dopo le proteste seguite alla pedonalizzazione di cinque anni fa.
Marciapiedi a raso senza protezione e la visuale limitata dalle fontane dell’arredo urbano accrescono i rischi per chi attraversa il Corso al volante di un’auto e, soprattutto, di chi attraversa. Quello di ieri è l’ennesimo investimento di pedone. Quello precedente, avvenuto il 5 giugno, è costato la vita ad Ottavio Franceschetti, vecchia gloria del Pescara calcio, travolto da una moto sulla riviera nord e morto dopo 15 giorni di ricovero in Rianimazione.
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